Gaza: “Un attacco aereo ha ferito membri del nostro staff”

Nelle emergenze le persone con disabilità sono più a rischio e hanno un tasso di mortalità maggiore, perché non riescono ad accedere agli aiuti, spesso non sono incluse nei piani di salvataggio e non riescono ad ottenere gli ausili di cui hanno bisogno. Resta al fianco delle persone con disabilità nei contesti di emergenza con una donazione. DONA ORA.

Nelle emergenze le persone con disabilità sono più a rischio e hanno un tasso di mortalità maggiore, perché non riescono ad accedere agli aiuti, spesso non sono incluse nei piani di salvataggio e non riescono ad ottenere gli ausili di cui hanno bisogno. Resta al fianco delle persone con disabilità nei contesti di emergenza con una donazione. DONA ORA.

Aggiornamento da Gaza: le parole di Fidaa

tondo fidaa

«Lunedì 6 maggio un tragico incidente si è verificato nei pressi della nostra cucina comunitaria inclusiva a Gaza City, dove cinque membri dello staff di Atfaluna sono rimasti feriti a causa di un attacco aereo nelle vicinanze che ha preso di mira un’auto di passaggio.  

Tra i feriti ci sono Hala e Khadija, entrambe con disabilità uditive, e Shaymaa, Abd Allah e Mahmoud. Le ferite sono state riportate dalle schegge e dalla potenza dell’esplosione. Questo terribile incidente si è verificato mentre il gruppo di lavoro stava ultimando l’ultimo turno della giornata e preparando pasti caldi da distribuire alle famiglie sfollate.

Questi momenti di paura sono stati traumatici per i membri del nostro team con disabilità uditive, che hanno vissuto il bombardamento senza accorgersi degli allarmi acustici.

Fidaa Shurrab, responsabile delle relazioni esterne di Atfaluna

Alcune persone possono utilizzare impianti cocleari o apparecchi acustici, ma anche con questi dispositivi, il rumore di fondo, la repentinità degli eventi e le limitazioni tecniche possono rendere difficile rilevare sirene o avvisi in tempo, soprattutto in condizioni caotiche o di forte stress.

Il nostro personale stava svolgendo la propria missione umanitaria con profonda dedizione alla propria comunità. Proteggere gli operatori umanitari, con e senza disabilità, è una responsabilità fondamentale, secondo il diritto umanitario internazionale. È importante sottolineare che ai lavoratori con disabilità, che già affrontano rischi aggiuntivi, deve essere garantita la sicurezza in qualsiasi conflitto e crisi. 

Atfaluna e molte organizzazioni della società civile impegnate nella Striscia di Gaza stanno facendo tutto il possibile per aiutare le persone a Gaza a mantenere la propria dignità e a sopravvivere a questo periodo di crisi. Esprimiamo profondo rispetto e gratitudine per il nostro coraggioso team sul campo e rimaniamo fermamente impegnati a raggiungere ogni persona bisognosa attraverso risposte umanitarie inclusive e compassionevoli».

Gli effetti psicologici del conflitto sulle persone con disabilità

Fidaa ha poi aggiunto un elemento molto importante sugli effetti psicologici di questo conflitto, in particolar modo per le persone con disabilità che, anche da questo punto di vista, affrontano maggiori difficoltà. 

«Il recente incidente ha avuto un profondo impatto psicologico su tutti noi. Il nostro team, in particolare quelli con disabilità uditive, era visibilmente scosso dallo shock e dall’incapacità di anticipare il pericolo. La paura, la confusione e il senso di vulnerabilità hanno lasciato cicatrici emotive profonde.  

In tempi di crisi nella Striscia di Gaza, le persone con disabilità, in particolare quelle con disabilità uditive, intellettive o psicosociali, affrontano profonde sfide nell’esprimere i loro sentimenti di paura, ansia e preoccupazione. Le barriere comunicative, come la mancanza di informazioni accessibili e la disponibilità limitata di interpreti della lingua dei segni o di professionisti della salute mentale formati in comunicazione inclusiva, possono lasciare le persone isolate nel loro disagio. Molti non sono in grado di articolare verbalmente il loro trauma o non sono compresi da coloro che li circondano, in particolare in contesti di sfollamento e conflitto sovraffollati e ad alto stress».  

Questo silenzio emotivo approfondisce il loro carico psicologico e può portare a impatti a lungo termine sulla salute mentale, soprattutto quando la paura è aggravata dall’incapacità di cercare aiuto, connettersi con gli altri o elaborare ciò che sta accadendo intorno a loro.

L’impegno di CBM a Gaza

Come CBM siamo impegnati a Gaza City nella distribuzione di pasti caldi ogni giorno alle persone sfollate attraverso il nostro partner sul campo Atfaluna.

Il 70% delle famiglie aiutate hanno al loro interno persone con disabilità che nelle emergenze sono ancora più colpite e in pericolo.

Nella cucina comunitaria che sosteniamo insieme al nostro partner sul campo, Atfaluna, stiamo coinvolgendo attivamente giovani con disabilità, garantendo loro un lavoro nella distribuzione del cibo, e riconoscendo quindi il loro diritto a partecipare, contribuire e a sostenere la propria comunità. 

La situazione continua ad essere drammatica a Gaza: gli aiuti umanitari non sono ancora ammessi e le persone con disabilità – il cui numero è in aumento dall’inizio del conflitto a causa delle lesioni subite e della mancanza di servizi medici accessibili – sono sempre più in difficoltà per la mancanza di ausili come dispositivi acustici, sedie a rotelle e stampelle. Abbiamo fatto scorte di cibo nei magazzini per garantire pasti caldi ma è urgente che le frontiere vengano aperte al più presto per garantire nuovi rifornimenti umanitari.

Qui in alto puoi ascoltare la video-testimonianza di Fidaa Shurrab, responsabile delle relazioni esterne di Atfaluna, con la quale siamo costantemente in contatto.

Il nostro impegno nelle emergenze

Nelle emergenze le persone con disabilità sono più a rischio e hanno un tasso di mortalità maggiore, perché non riescono ad accedere agli aiuti, spesso non sono incluse nei piani di salvataggio e non riescono ad ottenere gli ausili di cui hanno bisogno.  

Se vuoi restare al fianco delle persone con disabilità nei contesti di emergenza e laddove c’è più bisogno, puoi farlo con una donazione. Dona ora. 

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