• bambina con disabilità motoria in Uganda

Una protesi non deve essere un lusso

In Uganda 2,5 milioni di bambini vivono con una disabilità, ma l’80% di loro potrebbe guarire se le cure fossero accessibili. Dona ora per garantire cure ortopediche, protesi e operazioni a bambini come Medrine e salvali dall’isolamento e dall’emarginazione a cui altrimenti sarebbero condannati.

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In Uganda 2,5 milioni di bambini vivono con una disabilità, ma l’80% di loro potrebbe guarire se le cure fossero accessibili. Dona ora per garantire cure ortopediche, protesi e operazioni a bambini come Medrine e salvali dall’isolamento e dall’emarginazione a cui altrimenti sarebbero condannati.

Ho visitato più volte l’Uganda, un paese abitato al 50% da bambini. Ho visto con i miei occhi come la disabilità può trasformarsi ingiustamente in condanna per molti di loro, prigionieri di quel terribile ciclo che lega disabilità e povertà e che nessun bambino, da solo, potrà mai spezzare.

Massimo Maggio, direttore CBM Italia

La storia di Medrine è quella di troppi bambini

La bambina che vedi in foto è Medrine. Dopo un terribile incidente le sono state amputate entrambe le gambe ma la mamma e la nonna, che si prendono cura di lei, non possono permettersi le protesi che le consentirebbero di camminare. E così Medrine, ad appena 5 anni, è sempre più sola ed emarginata.

Sono purtroppo moltissime le storie come la sua: bambini che a causa di una malattia, di una ferita non curata, di una diagnosi arrivata troppo tardi, sono costretti a convivere per sempre con una disabilità che potrebbe essere curata. Bambini che non possono più frequentare la scuola, che vengono emarginati dai compagni, che non troveranno un lavoro, che si sentono un peso per le famiglie.

Quando la povertà genera disabilità

È di questo che parliamo quando vi raccontiamo del ciclo che lega povertà e disabilità. La povertà che, impedendo di accedere alle cure o alle strutture sanitarie, rende permanente una disabilità. E la disabilità che, a sua volta, porta all’emarginazione e all’isolamento, aggravando la condizione di povertà.

Ospedale ortopedico CoRSU: 10 anni di eccellenza

Questo ciclo tra povertà e disabilità si può spezzare! Come CBM, dal 2009 garantiamo ad adulti e bambini dell’Uganda cure di qualità accessibili grazie all’ospedale ortopedico CoRSU, un centro di eccellenza specializzato in programmi di riabilitazione per bambini con disabilità che accoglie pazienti provenienti dall’Uganda e dai Paesi limitrofi (Burundi, Repubblica del Sud Sudan, Tanzania).

  • 2009

Fondazione dell’ospedale ortopedico CoRSU grazie a CBM e altri enti.

  • 2016

Costruzione ed equipaggiamento, grazie ai sostenitori di CBM, di un reparto di terapia intensiva, sterile e protetto, specifico per pazienti infettivi o ad alto rischio di infezione.

  • 2009-2021

Operate oltre 48.000 persone, di cui la maggior parte bambini, migliorandone la qualità di vita e contribuendo a ridurre la disabilità nel Paese.

  • 2021

Oggi l’ospedale ortopedico CoRSU è un polo di eccellenza in Africa Orientale per la cura e la riabilitazione delle disabilità ortopediche e plastiche, soprattutto nei bambini. Offre servizi di:

– Chirurgia ortopedica, plastica e ricostruttiva

– Protesi e riabilitazione

– Trattamenti per la malformazione degli arti e del piede torto

– Cura dell’osteomielite (un’infezione ossea altamente contagiosa)

Con te al nostro fianco possiamo fare ancora di più

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Sostieni il lavoro di medici, infermieri e operatori dell’ospedale CoRSU e aiutaci a curare i bambini con disabilità in Uganda, spezzando il ciclo che lega povertà e disabilità. Dona ora.