Donne e bambini aspettano il cibo

Il progetto

Il continente africano è il più colpito da malnutrizione, che affligge in particolare i Paesi dell‘Africa sub-sahariana.

Qui catastrofi naturali e instabilità politica hanno causato negli anni uno stato di crisi protratta, che colpisce soprattutto la popolazione più vulnerabile, incrementando lo stato di insicurezza alimentare.

L’Etiopia è il secondo paese più popolato dell’Africa Sub-Sahariana con una popolazione di circa 94 milioni di abitanti. L’economia si basa in prevalenza sull’agricoltura e assicura il sostentamento all’80-85% della popolazione.

Nel 2016 il Paese ha vissuto una delle peggiori crisi di siccità degli ultimi trent’anni, dovuta al fenomeno El Niño, che ha modificato le stagioni delle piogge arrecando gravi danni all’agricoltura e il conseguente stato di crisi alimentare.

L’insicurezza alimentare portata dall’emergenza siccità ha portato livelli record di malnutrizione in cui i gruppi più vulnerabili come bambini, donne in gestazione e in allattamento e persone con disabilità sono maggiormente colpiti.

Per questo CBM nel 2018 ha deciso di proseguire il suo intervento nel Paese con un progetto a favore di donne e bambini, insieme al partner locale ORDA.

Obiettivo del progetto è migliorare le condizioni di vita delle fasce più vulnerabili della popolazione nella Regione di Amhara. Nello specifico vogliamo garantire la sicurezza alimentare e nutrizionale dei bambini e delle donne con disabilità nel distretto di Est Belessa.

Beneficiari del progetto sono 2.000 bambini che hanno un peso inferiore alla norma, secondo lo standard dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e 150 donne con disabilità e vulnerabili, a cui sono forniti kit alimentari e formazione agricola e per la creazione di attività generatrici di reddito.

Inoltre 20 membri del personale sanitario governativo sono formati al fine di sensibilizzare le comunità sul tema della nutrizione.

Beneficeranno del progetto anche le famiglie delle donne con disabilità e dei bambini malnutriti, per un totale di 15.050 persone.

Risultati attesi


Miglioramento dello stato di nutrizione dei bambini attraverso:

  • allestimento di centri nutrizionali temporanei per bambini malnutriti 
  • trattamento della malnutrizione dei bambini
  • formazione al personale governativo sanitario 
  • formazione a donne con disabilità e vulnerabili, gestanti e madri in allattamento.

Rafforzamento dell’empowerment economico delle donne con disabilità e più vulnerabili nel distretto attraverso:

  • formazione in tecniche di agricoltura e vendita dei prodotti
  • fornitura di kit d per l’agricoltura, animali da allevamento e ausili di supporto a donne con disabilità e vulnerabili 
  • formazione gestionale e finanziaria dei gruppi di risparmio per le donne con disabilità e più vulnerabili.

Risultati raggiunti

Nel 2019 abbiamo lavorato per garantire la sicurezza alimentare e nutrizionale dei bambini e delle donne con disabilità nel distretto di Est Belessa, raggiungendo questi risultati:

  • 6.759 persone sono in grado di soddisfare il loro fabbisogno nutrizionale
  • 12 centri nutrizionali temporanei creati 
  • 5.709 bambini malnutriti (gravi e moderati) hanno ricevuto supporto nutrizionale: i trattamenti hanno previsto la distribuzione cibo terapeutico composto da cereali, legumi, vitamine e minerali somministrato in base alle esigenze di ogni bambino, per fornire il necessario apporto di energie e nutrienti. Sono stati quindi distribuiti 771.26 quintali di cibo terapeutico e 9.159 litri di olio alimentare. 
  • 150 donne con disabilità sono state formate sui princìpi della nutrizione infantile e giovanile, delle donne in gravidanza e madri in allattamento, sui bisogni nutritivi dei neonati e sui comportamenti igienico-sanitari adeguati a evitare malattie legate all’acqua. 

La formazione ha avuto un impatto non solo sulle donne che hanno partecipato ma, grazie a un effetto a catena, le donne formate hanno sensibilzzato le famiglie, i parenti e le altre persone del loro villaggio, raggiungendo circa 15.050 beneficiari indiretti.

Queste stesse 150 donne hanno ricevuto kit agricoli e animali da allevamento. Si sono organizzate in gruppi di risparmio per far fruttare al massimo la vendita dei loro prodotti in eccesso.  

  • 44 persone tra personale governativo e staff di progetto sono state formate si temi legati alla nutrizione.
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