Appello urgente dal Guatemala: salva i prematuri dalla cecità

Migliaia di neonati prematuri sono colpiti dalla Retinopatia del Prematuro. Urge un intervento immediato per impedire che diventino ciechi per sempre. Proteggi gli occhi dei bimbi più piccoli al mondo. Dona ora.

Migliaia di neonati prematuri sono colpiti dalla Retinopatia del Prematuro. Urge un intervento immediato per impedire che diventino ciechi per sempre. Proteggi gli occhi dei bimbi più piccoli al mondo. Dona ora.

Cos’è la ROP

La Retinopatia del Prematuro, ROP, è una malattia della retina che colpisce gli occhi dei nati pretermine, in particolare i bimbi nati prima delle 32 settimane di gestazione e con un peso alla nascita inferiore ai 1.200 grammi.

È provocata dalla crescita incontrollata dei vasi sanguigni che, nei casi più gravi, “spaccano” la retina e possono portare alla cecità totale e irreversibile. Sono diversi i fattori scatenanti: il principale è l’esposizione all’ossigeno dell’incubatrice. Lo stesso ossigeno che garantisce la sopravvivenza di questi fragili e minuscoli bimbi.

L’urgenza dell’intervento

La ROP, prima causa di cecità infantile in America Latina, è molto difficile da diagnosticare in quanto i sintomi sono individuabili solo con un’attenta analisi del fondo oculare, che deve essere eseguita con periodicità perché può evolvere molto velocemente.

Dove gli ospedali sono poco attrezzati, il personale medico non è specificamente preparato o i genitori non sono a conoscenza dell’importanza dei controlli periodici, il rischio che la malattia degeneri nella forma più grave e pericolosa è altissimo.

Quando questo accade, si hanno non più di 48 ore di tempo per intervenire e salvare la vista del bimbo o della bimba. Gli oculisti in grado di diagnosticare e operare i neonati affetti da forma grave di ROP sono solo lo 0,05% in tutto il mondo.

Astrid con infermiere

1.700 bambini come Astrid

Tra i tanti bimbi prematuri che stanno lottando per la vita, c’è Astrid, una bimba nata ad appena 30 settimane di gestazione. E lo stesso ossigeno che la sta salvando, ora rischia di renderla cieca.

Astrid, infatti, è affetta da ROP. Fortunatamente la diagnosi è stata tempestiva perché i medici dell’ospedale si sono subito messi in contatto con i nostri neonatologi specializzati e, grazie alla telemedicina, hanno avuto conferma della malattia.

Ora però è iniziata la corsa contro il tempo: Astrid deve essere monitorata costantemente per poter controllare che la malattia non evolva. Altrimenti servirà un intervento immediato o Astrid potrebbe diventare cieca per sempre.

Il bisogno è tanto, sono migliaia i bambini affetti da ROP o che rischiano di contrarla. Servono risorse per garantire visite e controlli per tutti e intervenire non appena è necessario.

È un intervento complesso, ma possibile!

Entro la fine dell’anno vogliamo mettere al sicuro dalla cecità almeno 1.700 bambini. Il traguardo è vicino e solo con il generoso aiuto di altri 299 donatori sarà possibile portarlo a termine. Proteggiamo insieme i neonati che non possono difendersi da soli.

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Tutelare la salute della vista fin dai più piccoli è fondamentale per spezzare il ciclo che lega povertà e disabilità. Vedere o ricevere le cure e l’assistenza è un diritto di tutti e ci impegniamo ogni giorno per garantirlo.