Ciclone in Malawi: sostieni gli interventi inclusivi di ripresa

Aiutaci a rispondere ai bisogni più urgenti della popolazione che sta facendo i conti con la devastazione lasciata dal ciclone Freddy. Dona ora per fornire sedie a rotelle, organizzare cliniche mobili, costruire pozzi e formare le persone con disabilità sulle tecniche agricole e di allevamento per ridurre l’insicurezza alimentare.

Aiutaci a rispondere ai bisogni più urgenti della popolazione che sta facendo i conti con la devastazione lasciata dal ciclone Freddy. Dona ora per fornire sedie a rotelle, organizzare cliniche mobili, costruire pozzi e formare le persone con disabilità sulle tecniche agricole e di allevamento per ridurre l’insicurezza alimentare.

Video: la testimonianza del dottor Arie Glas

Dopo la risposta immediata durante la fase più acuta dell’emergenza, continuano le attività a sostegno delle persone con disabilità e delle famiglie vulnerabili.

Guarda la testimonianza del dottor Arie Glas, direttore medico del Mulanje Mission Hospital, l’ospedale con cui stiamo collaborando da marzo per coordinare le attività di soccorso.

Il nostro intervento per le persone con disabilità

Il nostro intervento si sta concentrando a Mulanje, il distretto più colpito dal ciclone in termini di persone sfollate. Insieme al partner locale, Mulanje Mission Hospital, ci stiamo occupando della sicurezza economica e alimentare delle persone con disabilità; di migliorare qualità e accesso ai servizi oculistici presso l’ospedale e nei centri sanitari primari; di fornire ausili per le persone con disabilità; formare su tecniche agricole, di allevamento e apicoltura per far fronte all’insicurezza alimentare; costruire pozzi e organizzare comitati di gestione.

In Malawi, infatti, il 90% della popolazione vive di agricoltura e, ogni anno, subisce le conseguenze di pesanti alluvioni o lunghi periodi di siccità, andando incontro a grave rischio di carestia o insicurezza alimentare.

Non solo sicurezza alimentare

Per farsi trovare preparati in caso di ulteriori catastrofi naturali e soprattutto per non lasciare indietro nessuno, è necessario essere presenti contemporaneamente su più fronti. Tra le attività che abbiamo avviato immediatamente e che stiamo continuando a incrementare c’è la distribuzione di sedie a rotelle e ausili motori per adulti e bambini con disabilità che ne hanno urgente bisogno.

Bambino del Malawi in carrozzina

Nella foto sopra, ad esempio, vedi Christopher. È un ragazzino di 11 anni, nato con una disabilità fisica, che ha bisogno della sedia a rotelle per spostarsi. Il ciclone non ha solo spazzato via la sua casa, ma ha anche distrutto la sedia a rotelle che aveva costruito con il suo papà. Da mesi è in attesa di riceverne una nuova, perché gli aiuti tardano ad arrivare a causa della difficoltà degli spostamenti o delle strade impraticabili.

Con il tuo aiuto potremo raggiungere sempre più bambini come Christopher e fornire l’assistenza o gli strumenti necessari.

Il legame tra povertà e disabilità nelle emergenze

Nei Paesi del Sud del mondo esiste un ciclo che lega la povertà alla disabilità, le situazioni di emergenza e le catastrofi naturali ne sono un esempio. Spesso, infatti, le persone con disabilità non sono incluse nelle operazioni di soccorso o nei piani di ripresa.

logo break the cycle

Questo rende più difficile rialzarsi; genera nuova povertà o aggrava la condizione esistente e, allo stesso tempo, rende ancora più difficile accedere alle cure, peggiorando le condizioni di salute. Includere le persone con disabilità nella risposta alle emergenze interrompe questo ciclo.