Emergenza ciclone Freddy

Freddy, il ciclone più duraturo mai registrato, ha imperversato per settimane nel sud-est africano, colpendo anche il Malawi. Una catastrofe che ha colpito un Paese già fortemente provato dalla peggiore epidemia di colera della sua storia.
Sostieni il nostro intervento, rivolto soprattutto alle persone con disabilità che non sono incluse nei piani di salvataggio. Dona ora.

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Freddy, il ciclone più duraturo mai registrato, ha imperversato per settimane nel sud-est africano, colpendo anche il Malawi. Una catastrofe che ha colpito un Paese già fortemente provato dalla peggiore epidemia di colera della sua storia.
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La situazione del Paese

Freddy, il ciclone più duraturo mai registrato, ha imperversato per settimane nel sud-est africano. Nelle scorse settimane una violenta tempesta tropicale ha colpito anche il Sud del Malawi. Molti hanno perso tutto, anche la propria casa. Una catastrofe che ha colpito un Paese già fortemente provato dalla peggiore epidemia di colera della sua storia.

In questa grave emergenza, come CBM, insieme al nostro ufficio nazionale in Malawi e ai partner locali, ci siamo attivati per distribuire aiuti e ripristinare le strutture idriche e igienico-sanitarie distrutte nel distretto di Mulanje.

Attualmente la situazione nel distretto di Mulanje è la seguente:

  • 75% del raccolto di mais è andato distrutto
  • 130 campi sono stati allestiti, per lo più in scuole e chiese, per accogliere le persone che hanno perso la propria casa
  • 6.119 donne incinte a Mulanje vivono nei campi sfollati
  • le scuole sono state chiuse.

Il dottor. Arie Glas, direttore medico del Mulanje Mission Hospital ci racconta la situazione attuale nel Paese.

C’è urgente bisogno di aiuti per fornire coperte, sostegno alimentare, altri utensili di cui le persone hanno bisogno per sopravvivere .

Dottor. Arie Glas, direttore medico del Mulanje Mission Hospital

Al centro dei nostri sforzi di soccorso ci sono le persone con disabilità

Nelle emergenze le barriere e gli ostacoli che incontrano aumentano. Sono loro ad avere un tasso di mortalità più alto perché:

  • Non hanno accesso agli avvisi di emergenza, non possono leggere i segnali, non riescono a mettersi al sicuro
  • Non sono incluse nei piani di salvataggio
  • Non riescono ad accedere agli aiuti
  • I loro ausili (bastoni, sedie a rotelle) possono danneggiarsi o non essere utilizzabili

Come agiamo nelle emergenze

In tutte le emergenze, come previsto dall’art.11 della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità, garantiamo protezione e sicurezza per le persone con disabilità in situazioni di rischio.

È un approccio a “doppio binario” che prevede di:

  • Garantire che gli aiuti siano accessibili a tutti, comprese le persone con disabilità e i gruppi più vulnerabili (come anziani e bambini), attraverso il loro coinvolgimento diretto.
  • Fare in modo che gli attori impegnati nell’aiuto umanitario a tutti i livelli (organizzazioni nazionali, internazionali e governi) siano in grado di fornire aiuti incisivi della disabilità.