• Astrid con infermiere

1.700 prematuri a rischio cecità

Appello urgente dal Guatemala. Servono risorse per continuare a salvare i nati prematuri a rischio cecità. Il tempo per intervenire è poco, ma insieme possiamo raggiungere il traguardo e proteggere la vista di 1.700 bambini. Sappiamo come fare, aiutaci a renderlo possibile.

Appello urgente dal Guatemala. Servono risorse per continuare a salvare i nati prematuri a rischio cecità. Il tempo per intervenire è poco, ma insieme possiamo raggiungere il traguardo e proteggere la vista di 1.700 bambini. Sappiamo come fare, aiutaci a renderlo possibile.

America Latina. Neonati a rischio cecità

In America Latina più di 1 bambino su 10 nasce pretermine. E sono proprio questi neonati, i più piccoli e fragili al mondo, che rischiano di essere colpiti dalla ROP: una malattia che provoca la crescita incontrollata di vasi sanguigni nei loro occhi e che, nei casi più gravi, possono arrivare a “spaccare” la retina. Se non diagnosticata e trattata in tempo, può portare alla cecità irreversibile.

In America Latina è la prima causa di cecità infantile, in quanto:

  • Le strutture sono sovraffollate e i neonati vengono dimessi senza ricevere monitoraggio adeguato;
  • Il personale medico o infermieristico non è formato adeguatamente per individuare e trattare la malattia (gli oculisti in grado di operare i neonati affetti da ROP sono solo lo 0,05% in tutto il mondo);
  • Le famiglie, troppo povere, non tornano in ospedale per le visite di controllo.

Questo comporta che la malattia, il cui decorso è molto rapido, spesso evolva in forma grave: quando non c’è più tempo per intervenire o quando la condizione degli occhi dei neonati è troppo compromessa.

Testimonianza dal Guatemala

In Guatemala siamo presenti con un programma di prevenzione e cura della ROP che coinvolge 10 ospedali e il 70% delle unità di neonatologia, grazie all’assistenza e al supporto di neonatologi dedicati.

Mercedes, l’infermiera che vedi in foto, è una delle infermiere specializzate del progetto, ogni giorno si occupa dello screening oculistico ai neonati.

Assisto continuamente al dramma che vivono questi bimbi e le loro famiglie. Fare diagnosi corrette e veloci è importantissimo perché la salute della vista dei bambini dipende da questo.

Parte fondamentale del nostro intervento si basa proprio sull’identificazione della malattia e sulla sensibilizzazione delle famiglie, per poter agire in tempo. Lo conferma Mercedes:

“Non dimenticherò mai la mia prima paziente. Il suo corpicino sembrava ancora più fragile mentre il torace si muoveva con la spinta del respiratore. I genitori erano terrorizzati quando ho detto loro della ROP. Quello sguardo mi ha fatto capire quanto è importante quello che stiamo facendo per parlare con i genitori e quante cose sono cambiate negli anni. Ora siamo preparati, li aiutiamo a riconoscere la malattia, affrontarla e raccontare alle altre famiglie che bisogna tornare in ospedale per le visite. Può salvare gli occhi dei loro bambini.”

È un intervento complesso, ma possibile!

Intervenire è possibile, farsi trovare preparati è necessario. Sostieni il nostro intervento in Guatemala e aiutaci a raggiungere entro la fine dell’anno l’obiettivo di salvare dalla cecità oltre 1.700 neonati prematuri.

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Tutelare la salute della vista fin dai più piccoli è fondamentale per spezzare il ciclo che lega povertà e disabilità. Vedere o ricevere le cure e l’assistenza è un diritto di tutti e ci impegniamo ogni giorno per garantirlo.