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Ottobre è il Mese della Vista: scopri il nostro impegno per garantire il diritto della vista, di tutti.
Scopri di piùPerché una rubrica sulle "Questioni di vita e di morte"? Perché ogni giorno parliamo con persone che vorrebbero scrivere un testamento solidale, ma pensare alla propria morte è troppo difficile, al punto da impedire loro di compiere un gesto importante e bellissimo.
Noi pensiamo che una maggiore consapevolezza della nostra vulnerabilità e mortalità possa, anziché angosciarci, migliorare la qualità della nostra vita.
Riflettere sulla fine della vita infatti ci induce a riordinare le priorità, ad accorgerci dei momenti di felicità, ad affrontare le nostre paure con maggior coraggio, a fare scelte che ci somiglino e che raccontino chi siamo realmente.
Come quella di scrivere un testamento solidale. Un desiderio di sempre più persone: uomini e donne che vogliono lasciare un segno di amore nel mondo, una traccia di sé, essere ricordati per l’aiuto che vogliono dare al prossimo. Un’intenzione magnifica e importante, ma impedita dalla difficoltà di pensare alla morte.
Ad accompagnarci in questo spazio di riflessione sono Marina Sozzi, filosofa e tanatologa, che da anni si occupa dei temi che hanno a che fare con la mortalità umana, e don Mauro Santoro, sacerdote della Diocesi di Milano.
Ascolta le videorisposte di Marina e di Don Mauro alle persone che ci hanno scritto.