Bambina con antibiotico

Cos’è l’oncocercosi (cecità fluviale)

L’oncocercosi o cecità fluviale è la seconda causa di cecità di natura infettiva al mondo. È una delle 5 Malattie Tropicali Neglette più diffuse al mondo, che colpiscono oltre 1 miliardo di persone tra le più povere ed emarginate. L’infezione è provocata dalle larve dell’Onchocerca volvulus, parassita filariforme ed è trasmessa dalla puntura di una mosca nera che vive soprattutto nelle zone fluviali.

Oncocercosi: i sintomi

L’oncocercosi colpisce la cute (con noduli e dermatite) e gli occhi. Nel primo caso si manifesta con noduli sottocutanei, ingrossamento dei linfonodi, tumefazioni, ernie. In caso di dermatite il sintomo più evidente è prurito intenso e lesioni cutanee.

Nel caso in cui siano coinvolti gli occhi, l’oncocercosi può causare una moderata riduzione della vista fino alla cecità completa. Quest’ultima è provocata da una malattia della cornea (cheratite) che associata all’infezione dell’occhio, provoca danni alla retina in seguito alla cicatrizzazione e degenerazione del tessuto nervoso.

L’oncocercosi nel mondo

100 mln
le persone che vivono in aree endemiche a rischio
270 mila
le persone cieche per l’oncocercosi
31
i Paesi africani in cui la malattia è diffusa

L’oncocercosi è la seconda causa di cecità infettiva al mondo (dopo il tracoma), con 800.000 persone che hanno problemi di vista e 270.000 cieche a causa della malattia. Oltre 100 milioni di persone vivono in aree endemiche.  L’oncocercosi è più diffusa nelle regioni tropicali e sub-sahariane dell’Africa. Le comunità situate in prossimità di corsi d’acqua o fiumi sono le più colpite dall’infezione.

Come si diffonde l’oncocercosi

Dopo la puntura della mosca, i parassiti penetrano attraverso la pelle e si diffondono in tutto l’organismo – anche negli occhi – provocando infiammazioni e prurito.

Le infiammazioni agli occhi possono portare alla cecità.

Quando una persona già infetta viene punta da un’altra mosca, il parassita viene trasferito alla nuova mosca, facendo da vettore per la diffusione della malattia.

Oncocercosi, terapia e cura

L’oncocercosi deve essere trattata con una dose annuale di antiparassitario, l’ivermectina.

Non esiste un vaccino per prevenirla, ma con l’assunzione di ivermectina per tempo, l’infezione può essere arrestata.

L’OMS raccomanda il trattamento dell’oncocercosi con ivermectina almeno una volta all’anno per almeno 12-15 anni nelle aree endemiche per eliminare la trasmissione, corrispondente alla durata della vita dell’Onchocerca volvulus adulto. 

In alcuni Paesi il parassita coesiste con il parassita della filariasi (in Camerun, nella Repubblica Centrafricana, nel Congo, nella Repubblica Democratica del Congo, in Nigeria e nel Sud Sudan).  

Il nostro impegno in Sud Sudan contro l’oncocercosi

L’oncocercosi è una malattia dimenticata da molti oggi, ma non da noi.

In Sud Sudan dal 2017 lavoriamo per eliminare questa malattia attraverso distribuzioni di massa di medicinali e formando personale sanitario locale.


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