ragazzo su sedia a rotelle gioca a basket

Il progetto

Il progetto Patti di Amicizia Lunga, realizzato grazie al contributo di Fondazione di Comunità Milano, vuole contrastare l’emarginazione e la discriminazione nei confronti dei giovani con disabilità con opportunità formative e di socializzazione per affrontare con fiducia la vita adulta, sviluppando competenze essenziali e un solido capitale relazionale.

L’iniziativa si basa sull’attivazione e il coinvolgimento di giovani con e senza disabilità di scuole secondarie di secondo grado, promuovendo un cambiamento nei comportamenti, dinamiche virtuose e sostenibili che rendano i loro contesti sociali e educativi più inclusivi e accoglienti. In questo modo i partecipanti potranno sperimentarsi come “ambasciatori” di inclusione e partecipazione.

Il contesto

Nell’anno scolastico 2021/2022 l’ISTAT registra 316.000 alunni con disabilità nelle scuole italiane, corrispondenti al 3,8% del totale (con un aumento di 15.000 unità rispetto all’anno precedente). Nell’area metropolitana di Milano, su un bacino di 120.000 alunni distribuiti in 176 scuole secondarie di secondo grado, si stima che almeno 3.600 siano giovani con disabilità.

I dati indicano che il diritto all’educazione inclusiva è ancora lontano dall’essere pienamente realizzato, con importanti implicazioni su due dimensioni:

  • quella legata alle competenze per l’autonomia;
  • quella legata alla marginalità relazionale.

Nei contesti educativi e sociali persistono importanti barriere fisiche, di trasporto, comunicative e attitudinali che alimentano pregiudizi, discriminazione, marginalità relazionale e disuguaglianze. Persistono così dispersione e abbandono scolastico che riducono le opportunità – per i giovani con disabilità – di formazione e di progettare il proprio futuro in autonomia.

L’aspetto relazionale, in seguito alla pandemia di Covid-19, continua ad essere critico soprattutto per i giovani con disabilità ai quali il progetto Patti di Amicizia Lunga vuole garantire la piena inclusione sociale e educativa, sradicando stigma e isolamento.

Obiettivo generale

Obiettivo generale del progetto è favorire l’inclusione sociale ed educativa dei giovani con disabilità, sia all’interno sia fuori dall’ambito scolastico, promuovendo il loro protagonismo e la partecipazione attiva.

Obiettivi specifici

  1. Promuovere una cultura dell’inclusione attraverso la sensibilizzazione dei contesti scolastici, coinvolgendo il personale scolastico, i familiari e gli stessi studenti con e senza disabilità.
  2. Aiutare gli studenti e le studentesse con e senza disabilità ad acquisire competenze trasversali e life skills e a adottare comportamenti inclusivi tali da migliorare la qualità della vita sociale nei loro contesti di riferimento.
  3. Promuovere la partecipazione e il protagonismo dei giovani affinché contribuiscano attivamente alla trasformazione dei propri contesti educativi e sociali.

Destinatari

  • 110 adulti tra personale scolastico e famiglie
  • 960 studenti tra i 14 e i 18 anni con e senza disabilità

Le attività

Patti di Amicizia Lunga si realizza in 5 momenti principali:

  • I 12 laboratori per circa 1000 ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di secondo grado per promuovere la cultura dell’inclusione, parlare di diritti, disabilità e lanciare la Call to Action per studenti e studentesse che sono interessati a aderire.
  • L’evento di lancio per familiari e insegnanti per presentare il progetto sul territorio.
  • Il percorso formativo esperienziale e accessibile per giovani con e senza disabilità per l’apprendimento di competenze inclusive durante il quale lavoreremo insieme per la progettazione di un gioco educativo che stimoli il confronto fra adolescenti con e senza disabilità.
  • Finalmente si arriva ai Patti di amicizia lunga fra coppie di studenti con e senza disabilità, in cui saranno indicate le attività chiave svolte: supporto allo studio, attività culturali, di tempo libero, sensibilizzazione e promozione di una cultura dell’inclusione nei propri contesti scolastici e sociali.
  • La conferenza nazionale online organizzata a conclusione del progetto dai ragazzi e dalle ragazze per lo scambio di buone pratiche con i loro pari che hanno vissuto esperienze simili in altri territori.

Risultati attesi

  1. Aumento della capacità inclusiva dei contesti scolastici e sociali per membri della comunità educante fra insegnanti, familiari e altre figure e studenti con e senza disabilità
  2. Acquisizione di competenze inclusive e adozione di comportamenti inclusivi per studenti con e senza disabilità affinché i giovani con disabilità consolidino competenze chiave per l’autonomia.
  3. Azioni concrete inclusive e relazioni sociali più solide per 60 studenti di cui 30 con disabilità.

Risultati raggiunti

Il progetto ha raggiunto risultati importanti, favorendo la collaborazione favorendo l’inclusione sociale e educativa dei giovani con disabilità, attraverso l’attivazione e il coinvolgimento anche di studenti senza disabilità, e promuovendo il loro protagonismo e la partecipazione attiva.

R.1. Promozione della cultura dell’inclusione e aumento della capacità inclusiva dei contesti scolastici e sociali della comunità.

L’evento di lancio del progetto è stato presentato con un reading musicale “Le parole..e le note…per dirla” con le parole di Agostino Squeglia e le musiche di “Les Fleurs Ensemble” per una riflessione aperta alla comunità del territorio sulla tematica disabilità e inclusione. L’evento ha coinvolto anche alcuni docenti e studenti in rappresentanza degli istituti coinvolti, che hanno offerto una testimonianza della loro esperienza, e rappresentati istituzionali.

Sono stati realizzati 12 laboratori sul contrasto a steretipi, pregiudizi e discriminazione rispetto alla disabilità. I laboratori hanno coinvolto circa 450 studenti (18 classi) con e senza disabilità, in attività esperienziali e momenti di riflessioni con esperte con disabilità, pedagogiste.

Una conferenza online ha rappresentato un’occasione di confronto finale sul percorso svolto per mettere in dialogo le scuole che hanno partecipato e riflettere sull’esperienza, riportando i dati raccolti dal processo di valutazione e offrendo spunti “personalizzati” alle diverse scuole per la continuazione in autonomia della riflessione sulle tematiche della disabilità e dell’inclusione.

Al termine del percorso è stato progettato e prodotto un gioco educativo “Fammi una domanda. Un gioco senza etichette” per favorire la conoscenza reciproca e le relazioni, liberandosi dal pregiudizio e scoprendo le cose che si hanno in comune, attraverso momenti di dialogo su temi quali le relazioni, il futuro e l’esclusione collegato a un video racconto dell’esperienza. Guarda il video.

R.2. Acquisizione di competenze inclusive e adozione di comportamenti inclusivi per studenti con e senza disabilità.

La realizzazione di 6 percorsi di formazione ha visto la partecipazione di 270 studenti con e senza disabilità. Le tematiche affrontate hanno riguardato il concetto e gli approcci alla disabilità, la convenzione Onu dei Diritti delle persone con disabilità, il linguaggio inclusivo.

R.3. Partecipazione per l’inclusione sociale ed educativa.

Sono stati attivati 4 laboratori inclusivi tenuti da esperti ed esperte con e senza disabilità con la partecipazione di 270 giovani con e senza disabilità. I laboratori hanno esplorato ambiti diversi come la musica, la fotografia e il volontariato e la partecipazione giovanile, la sperimentazione del gioco educativo “Fammi una domanda. Un gioco senza etichette”.

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