Dopo le tre formazioni online sulla gestione delle emergenze per garantire la protezione e la sicurezza delle persone con disabilità in situazioni di rischio, è partito un nuovo percorso di formazione che approfondirà lo spazio riservato al tema disabilità all’interno dell’Agenda 2030.

preview formazione

Lo scorso maggio CBM Italia ha realizzato una tre giorni di formazione su “Disability mainstreaming nella gestione delle emergenze” con l’obiettivo di qualificare l’intervento delle ONG italiane a tutela delle numerose persone con disabilità in cerca di protezione internazionale con un riferimento diretto all’articolo 11 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità (CRPD) sulle situazioni di rischio e le emergenze umanitarie che invita gli Stati parti ad adottare “tutte le misure necessarie per garantire la protezione e la sicurezza delle persone con disabilità in situazioni di rischio”.

Il nuovo corso online, “Lo sviluppo inclusivo nella cooperazione internazionale”, che si svolgerà tra novembre 2022 e febbraio 2023, è realizzato in collaborazione con la Scuola di Alta Formazione del VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo).

Il punto di partenza rimane lo stesso, la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità che all’articolo 32 sulla Cooperazione Internazionale invita gli Stati parti ad adottare misure per “far sì che la cooperazione internazionale, compresi i programmi internazionali di sviluppo, includa le persone con disabilità e sia a loro accessibile”.

Passando dall’approccio basato sui diritti umani per una Disability Rights Perspective e dalla matrice Community Based Inclusive Development (CBID), si arriverà ad un’analisi di sei specifici obiettivi e ambiti dell’Agenda con un focus sull’elaborazione e implementazione di policy e programmi per la promozione e protezione dei diritti delle persone con disabilità:

  • Obiettivo 1 – Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo;
  • Obiettivo 3 – Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età;
  • Obiettivo 4 – Assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti;
  • Obiettivo 5 – Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze;
  • Obiettivo 8 – Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti;
  • Obiettivo 11 – Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.

Le docenti del corso sono esperte di advocacy e programmi internazionali di CBM Italia:

primo piano Chiara Anselmo

Chiara Anselmo – Responsabile advocacy.
Prima di entrare in CBM, ha lavorato all’estero in progetti di cooperazione internazionale ed emergenza, con focus protection, gender, salute.

primo piano Alberto Tonon

Emma Colombatti – Ufficio Advocacy e Diritti Umani.
Tutor e docente della Scuola di Alta Formazione del VIS, è un’esperta di Cooperazione Internazionale allo Sviluppo.

Eleonora Giordano di CBM

Eleonora Giordano – Responsabile Dipartimento Programmi.
Inizia la sua esperienza professionale nella cooperazione internazionale lavorando nella gestione e implementazione di progetti di gestione delle risorse idriche e sicurezza alimentare nelle comunità rurali.

CBM ha avuto un ruolo importante perché le persone con disabilità fossero considerate nell’elaborazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Fino al 2015, infatti, nella precedente versione degli obiettivi del millennio, le persone con disabilità addirittura non erano menzionate e di fatto 1 miliardo di persone erano diventate invisibili.

Grazie a CBM, in concorso con altre organizzazioni internazionali di persone con disabilità, per la prima volta nella storia le persone con disabilità sono state riconosciute da 193 Nazioni come protagoniste rientrando esplicitamente nella realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Per saperne di più sul corso

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