Trust, un bimbo di 11 anni, è un paziente dell’ospedale Ruharo dal 2016, quando è stato trattato per un tumore all’occhio sinistro. Il suo percorso testimonia l’importanza di intervenire tempestivamente e il prezioso ruolo dei donatori che permettono a programmi, come quello che ha salvato la sua vita, di proseguire.

Aprile 2016
Quando Trust è arrivato all’ospedale Ruharo in Uganda aveva circa 18 mesi. I suoi genitori avevano notato un problema all’occhio sinistro che non accennava a passare. Analisi approfondite hanno permesso di arrivare a una diagnosi: retinoblastoma, un tumore maligno della retina, molto diffuso in età pediatrica. Nelle aree in cui mancano i trattamenti, è mortale per 4 bambini su 10.
La vita di Trust era a rischio ed era necessario iniziare le chemioterapie quanto prima. Per i genitori, Herbert e Agnes, sostenere i costi delle cure non era possibile in alcun modo. Entrambi erano coltivatori di cipolle e legumi, lavoratori alla giornata e non avevano risparmi sufficienti per permettersi le cure per Trust.
Maggio – agosto 2016
All’ospedale Ruharo supportiamo un progetto di gestione e trattamento del retinoblastoma, è una delle pochissime strutture in grado di farlo in tutta l’area.
Il programma è gratuito per i bambini provenienti dalle famiglie più povere e vulnerabili, come Trust. Questo è possibile grazie al sostegno dei nostri donatori in tutta Italia.
Trust ha potuto iniziare immediatamente le sessioni di chemioterapia, le quali hanno rallentato la diffusione del tumore, ma non lo hanno eliminato completamente. È stato quindi necessario rimuovere chirurgicamente l’occhio sinistro ed effettuare due ulteriori cicli di chemioterapia.
A fine agosto del 2016, qualche settimana prima del suo secondo compleanno, Trust è potuto tornare a casa.
9 anni dopo
In questi nove anni Trust è cresciuto insieme ai suoi coetanei e ha iniziato a frequentare la scuola. È tornato periodicamente al Ruharo per le visite di controllo e per verificare che il tumore non avesse delle recidive.
Oggi è in salute e ha ricevuto una protesi per l’occhio sinistro, che l’ha fatto sentire ancora più sicuro di sé.
A fianco a lui e ai genitori, in ogni momento, i medici e gli psicologi del Ruharo si sono premurati di garantire supporto emotivo e psicologico e una comunicazione chiara di quanto stesse accadendo.
Il percorso di Trust testimonia che la cura non si compone solo di procedure mediche, quanto piuttosto di supporto e comprensione e di fornire gli strumenti ai bambini e alle famiglie perché possano affrontare la malattia, superarla e abbracciare il futuro.
Oltre la guarigione
Sono tante le storie di rinascita e speranza come quella di Trust; grazie al programma che portiamo avanti al Ruharo molti bambini non solo trovano cure e guarigione dal tumore all’occhio, ma anche una concreta speranza di costruirsi un futuro: recuperando la vista, andando a scuola, essendo parte della propria comunità.
Per questo è davvero importante che i genitori, ma anche tutta la comunità sia consapevole che la malattia non pregiudica la vita di un bambino, ma esistono cure e possibilità di guarigione.
È quello che spiega in questo video il dottor Andrew, medico dell’ospedale Ruharo.
Una delle sfide più grandi per i bambini ciechi in Uganda è che per la comunità non hanno un futuro. Oggi siamo qui con CBM per mostrare il contrario.
Dottor Andrew, medico dell’ospedale Ruharo.