Il tracoma, la prima causa infettiva di cecità al mondo, dilaga dove manca l’accesso all’acqua pulita e dove le condizioni igieniche sono precarie. L’Etiopia è il Paese più colpito: qui, nella regione di Amhara, abbiamo avviato un progetto di eliminazione del tracoma, cofinanziato da Fondation Assistance Internationale.

Costruire pozzi e latrine e sensibilizzare le comunità è il modo più efficace per interrompere il contagio e debellare la malattia definitivamente. 

donna etiope prende l’acqua dal pozzo
Credits: Marco Simoncelli per CBM Italia

Cos’è il tracoma

Malattia infettiva degli occhi, il tracoma è una malattia contagiosa diffusa nelle comunità più povere del mondo. Si diffonde per contatto, per questo colpisce soprattutto i bambini e le madri.

103 mln
le persone a rischio di contrarre il tracoma
1.9 mln
le persone cieche e con disabilità visive per il tracoma
38 Paesi
in cui è un problema di salute pubblica

Gli stadi della malattia

Inizialmente il tracoma si manifesta con un arrossamento agli occhi, se non viene curato o trattato, porta alla cecità totale e irreversibile tra atroci sofferenze.

  • Arrossamento, lacrimazione e sensazione di avere granelli di sabbia negli occhi.
  • Comparsa di piccole cicatrici sulla palpebra, il fastidio inizia a diventare dolore.
  • Le palpebre si ripiegano verso l’interno e le ciglia graffiano la cornea a ogni battito. Il dolore è atroce.
  • Grave danni alla vista, fino alla cecità totale e irreversibile.

Negli stadi finali della malattia, le persone arrivano a strapparsi le ciglia con la pinzetta per cercare di attenuare il dolore.

Il ruolo dell’acqua pulita

Le corrette pratiche igieniche sono cruciali nella prevenzione del tracoma. Lavarsi regolarmente il viso, specialmente gli occhi e le palpebre, con acqua pulita aiuta a rimuovere polvere, secrezioni e batteri.

Spesso questo non succede: le uniche fonti d’acqua accessibili alle comunità rurali sono le stesse pozze di acqua stagnante a cui si abbeverano anche gli animali.

pozzo con donne che prendono l’acqua
Credits: Marco Simoncelli per CBM Italia

Ecco perché è fondamentale costruire pozzi nei villaggi e garantire alle persone l’accesso all’acqua pulita e non contaminata. Come CBM, siamo presenti dal 2014 in Etiopia proprio con questo obiettivo: debellare il tracoma, villaggio dopo villaggio, pozzo dopo pozzo.

L’intervento di CBM e Fondation Assistance Internationale

In Etiopia sosteniamo un importante intervento capillare di lotta al tracoma, applicando la strategia S.A.F.E promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che prevede 4 componenti: operazioni chirurgiche (Surgery), distribuzione di antibiotici (Antibiotics), educazione alle corrette norme igieniche (Facial cleanliness), costruzione di pozzi e latrine (Environmental Improvement). 

donna con taniche gialle d’acqua
Credits: Marco Simoncelli per CBM Italia

Nel 2022, con il cofinanziamento di FAI (Fondation Assistance Internationale), nel distretto di Wogedi, nella regione di Amhara, abbiamo implementato un progetto che ci permetterà di raggiungere 201.634 persone, di cui 100.817 donne e bambine, incluse persone a rischio o con disabilità.

Il progetto mira a contribuire all’eliminazione del tracoma in Etiopia, attraverso l’approccio B.E.S.T. ovvero:

  • Behaviour: adottare comportamenti igienico-sanitari positivi, dalle campagne di sensibilizzazione, alla formazione di comitati di informazione sul tracoma nelle scuole.
  • Environment: accesso a infrastrutture di acqua e igiene, con la costruzione di 16 sistemi idrici e latrine ventilate e accessibili.
  • Social inclusion: rafforzare la capacità delle organizzazioni delle persone con disabilità nel prevenire il tracoma.
  • Treatment: identificare e trattare tempestivamente i casi di tracoma, formando figure sanitarie professionali, distribuendo medicinali e identificando persone colpite dalla malattia.


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