donna etiope cammina in un territorio arido

Il progetto

Il progetto mira a contribuire al rafforzamento del sistema sanitario etiope rispondendo alle  criticità presenti nel settore della riabilitazione e dell’inclusione delle persone con disabilità nella regione del Tigray.

Attraverso un approccio multidimensionale, l’intervento si prefigge di impattare positivamente sulla qualità di vita delle persone con disabilità, migliorando l’accesso a servizi di riabilitazione completi, promuovendo l’inclusione sociale e rafforzando la resilienza agli shock multipli, compresi quelli causati da conflitti e sfollamenti. Integrando pratiche di assistenza sanitaria inclusiva, sviluppo di capacità, cashbased assistance e sensibilizzazione, il progetto aspira a  rispondere efficacemente alle esigenze delle persone con disabilità, promuovendo al contempo equità e dignità all’interno del sistema sanitario.

Questo approccio integrato non solo affronta i bisogni immediati legati alla riabilitazione e all’assistenza sanitaria, ma promuove anche l’inclusione sociale e il miglioramento delle condizioni di vita per le persone con disabilità, rafforzando il sistema sanitario locale per una risposta sostenibile e inclusiva.

Il contesto

L’Etiopia è attualmente  attraversata da una profonda crisi umanitaria caratterizzata da una combinazione di shock climatici, epidemie, conflitti e insicurezza, ulteriormente aggravata da difficoltà economiche e finanziarie. Il 2024 si distingue come un anno particolarmente critico, segnato da un peggioramento senza precedenti delle condizioni umanitarie.

Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), a giugno 2024 circa 4,5 milioni di persone risultavano sfollate internamente in Etiopia, distribuite in 4.240 siti sia in aree rurali che urbane. Una delle regioni con il maggior numero di sfollati è il Tigray (1,1 milioni).

Secondo l’Ufficio degli affari sociali per gli sfollati interni e le comunità ospitanti, ci sono circa 8.000 persone con disabilità nell’area di Shire. Di questi, 3.500 (680 donne e 2.820 uomini) provengono dalle comunità ospitanti. Sempre l’Ufficio per gli affari sociali stima che circa 4.500 persone con disabilità attualmente risiedano  nei campi sfollati della città di Shire.

Gli sfollati si trovano a vivere in rifugi collettivi sovraffollati, tra cui scuole, all’interno delle comunità ospitanti o in spazi aperti. Per le persone con disabilità, le sfide principali includono l’accesso limitato ai beni di prima necessità, alle cure mediche e ai farmaci.

Obiettivo generale

Contribuire a rispondere ai bisogni sanitari nelle aree fortemente colpite dalla crisi umanitaria in Tigray

Obiettivo specifico

Garantire l’accesso alla riabilitazione gratuita e di alta qualità, all’assistenza di base e all’inclusione sociale per le persone con disabilità a Shire in Tigray

I destinatari

I beneficiari diretti dell’intervento saranno 4.285 persone a elevata vulnerabilità residenti nella città di Shire.

In particolare:

  • 395 nuclei familiari per un totale di 1.975 beneficiari diretti (considerando una media di 5 persone per famiglia), di cui 395 persone con disabilità, riceveranno assistenza in denaro (MPCA).
  • 345 persone con disabilità riceveranno dispositivi di assistenza da Emergency e CBM.
  • 6 Organizzazioni di Persone con Disabilità (OPD) riceveranno supporto tecnico e materiale, di cui circa 200 persone con disabilità membri delle OPD ne beneficeranno grazie a migliori risultati in termini di salute, reintegrazione sociale e partecipazione economica.
  • 180 persone (tra personale sanitario, stakeholder locali, attori umanitari) beneficeranno di diverse formazioni, tra le quali la formazione sull’inclusione della disabilità, sulla lingua dei segni e sul rischio dei pericoli esplosivi.

Le attività

Attraverso la costruzione di un nuovo centro di riabilitazione a Shire, sessioni di fisioterapia tempestive, sistemi di follow-up dei pazienti e la creazione di un network per la fornitura di assistenza sanitaria inclusiva, il progetto mira a migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità riducendo complicazioni quali atrofia muscolare, dolore cronico e condizioni di salute secondarie. Inoltre, attraverso il potenziamento delle capacità degli operatori sanitari locali, la sensibilizzazione sulla tematica dell’inclusione, il trasferimento di denaro e le distribuzioni per le persone con disabilità, il progetto mira a rispondere alle esigenze delle persone colpite da ferite legate al conflitto e da altre disabilità. In particolare le attività sono:

  • Formazione e assistenza tecnica per promuovere l’Inclusione della Disabilità all’interno del Suhul Hospital e nella comunità di Shire.
  • Formazione sui Pericoli Esplosivi (Explosive Hazard Awareness Training – EHAT) per l’Ospedale di Suhul, i centri sanitari, gli stakeholder di progetto e gli attori umanitari a Shire.
  • Mappatura di persone con disabilità, delle loro Organizzazioni (OPD) e dei loro bisogni nell’area di Shire.
  • Distribuzione di denaro a persone con disabilità e alle loro famiglie sfollate e nelle comunità ospitanti di Shire.
  • Distribuzione di dispositivi di assistenza personale e kit igienici, con un focus su donne e ragazze con disabilità.
  • Fornitura di supporto tecnico e materiale per le Organizzazioni di Persone con Disabilità, per consentire loro di riorganizzarsi dopo le distruzioni subite durante il conflitto.

I risultati attesi

  1. Il Suhul Hospital è dotato di un Centro di Riabilitazione inclusivo per persone con disabilità
  2. Migliorato il sistema di identificazione, riabilitazione e follow-up dei pazienti e persone con disabilità in Tigray
  3. Migliorate le condizioni di vita delle persone con disabilità sfollate e nelle comunità ospitanti di Shire, attraverso supporto economico e di beni di prima necessità.

Il ruolo di CBM Italia

CBM e il partner locale ECDD forniranno un contributo essenziale nel garantire l’inclusività e l’accessibilità del progetto, apportando la loro esperienza nel disability mainstreaming e nell’inclusione sociale.

CBM e ECDD collaboreranno alla fornitura di supporto diretto (cash assistance; kit igienici; dispositivi assistivi), al miglioramento dell’accessibilità e all’integrazione del progetto nei cluster umanitari nazionali, garantendo il coinvolgimento delle Organizzazioni di Persone con Disabilità locali e attività di formazione e sensibilizzazione per il personale sanitario e la comunità.

Inoltre, CBM e ECDD lavoreranno a stretto contatto con Emergency per tutto quello che riguarda l’inclusività e accessibilità del nuovo centro di riabilitazione.

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