Il progetto
RISE rappresenta la seconda fase dell’iniziativa I-LEAD e mira a rafforzare la formazione professionale inclusiva e promuovere un’occupazione giovanile più equa e sostenibile in Etiopia. L’intervento punta a rafforzare i servizi di formazione tecnico-professionale, migliorare l’inclusione lavorativa di giovani e donne, e favorire l’imprenditorialità.
Il contesto
Il progetto si basa sui risultati positivi di I-LEAD, che ha dimostrato l’efficacia della formazione professionale nel favorire l’inserimento lavorativo dei giovani. È quindi fondamentale proseguire l’azione, ampliando le aree geografiche e i centri di formazione (TVET) coinvolti per consolidare modelli replicabili a livello nazionale.
L’analisi dei bisogni evidenzia criticità legate all’occupazione giovanile, soprattutto per donne, persone con disabilità e gruppi marginalizzati in Etiopia. Nel 2022 il tasso di occupazione maschile era del 66% contro il 45% femminile, con una disoccupazione giovanile salita al 30% (dal 25% nel 2016). Le persone con disabilità risultano più escluse da istruzione e lavoro, con un reddito medio inferiore del 41% rispetto a chi non ha disabilità.
Le principali problematiche individuate riguardano:
- Accesso limitato alla formazione professionale
- Necessità di aggiornare la didattica
- Difficoltà nella transizione scuola-lavoro
- Mancanza di opportunità imprenditoriali
Obiettivo generale
Contribuire a uno sviluppo occupazionale dignitoso e all’aumento dell’occupazione giovanile, con particolare focus su donne, persone con disabilità e gruppi a rischio di emarginazione.
Obiettivi specifici
Migliorare la formazione tecnico-professionale inclusiva e promuovere opportunità di lavoro e impresa dignitose, sostenibili e innovative nelle aree di Addis Abeba, Sidama, Tigray e SER (Etiopia meridionale).
Destinatari
Il progetto coinvolgerà 951 persone, tra cui:
- 560 studenti/e con disabilità e provenienti da contesti vulnerabili
- 221 formatori e dirigenti dei centri TVET e CBT
- 80 datori di lavoro, funzionari pubblici e dirigenti delle imprese
- 60 responsabili delle risorse umane
- 30 rappresentanti di persone con disabilità
Attività principali
- Formazione e inclusione: identificazione dei beneficiari; corsi di formazione formale (TVET) e informale (CBT); supporto ai Disability Resource Centres; scambio di buone pratiche tra istituti.
- Aggiornamento dei curricula: nuovi corsi nei settori di energia solare, tecnologie biomedicali, agricoltura di precisione e meccanizzazione agricola, in collaborazione con enti pubblici, privati e Sistema Italia.
- Pratica agricola: realizzazione di una Demo Farm per la formazione e la sperimentazione di tecniche agricole innovative basate su energie rinnovabili.
- Inserimento lavorativo: corsi sulle soft skills, tirocini e on-the-job training con imprese locali e partner italiani; sensibilizzazione su disabilità e inclusione lavorativa.
- Ricerca e policy: analisi dell’Università “Foro Italico” sull’inserimento lavorativo delle persone con disabilità e sviluppo di raccomandazioni per un ambiente inclusivo.
- Imprenditorialità: avvio di un centro di incubazione inclusivo presso ECDD; supporto tecnico alle start-up e formazione per la creazione di microimprese e attività generatrici di reddito.
Risultati attesi
R1: Potenziati i servizi di formazione professionale inclusivi e sostenibili nei TVET e CBT.
R2: Rafforzata la transizione scuola-lavoro e il dialogo tra formazione e imprese, promuovendo occupazione dignitosa e stabile.
R3: Sostenuta l’autoimprenditorialità e la nascita di start-up ad impatto sociale, economico e ambientale, con focus su donne e persone con disabilità.
CBM Italia è ente capofila e responsabile del coordinamento del consorzio di partner.