
Una situazione complicata
Happiness proviene da una famiglia numerosa. È la minore di otto fratelli, sei dei quali vivono ancora in casa. Il mantenimento è in carico alla madre, Caroline, di 35 anni, poiché il padre ha una disabilità mentale che non gli consente di lavorare. Caroline lavora come bracciante alla giornata presso gli agricoltori di zona e ciascuno, in casa, aiuta come può.
Varcata la porta della piccola capanna è evidente quanto sia estrema la povertà della famiglia ed è Caroline stessa a confermarlo:
Facciamo un pasto al giorno, la sera, con po’ di farina di mais e della verdura. Poi al mattino beviamo il tè e aggiungiamo il latte quando ne abbiamo.
Caroline, mamma di Happiness
I problemi alla vista di Happiness
Quando sono iniziati i problemi alla vista per Happiness, la bimba era ancora molto piccola. Inizialmente non se ne sono accorti, racconta la madre, perché c’era ancora della vista residua. È stato con il passare del tempo che le sue difficoltà sono diventate sempre più evidenti, soprattutto a scuola.

Non è servito a nulla spostarla nel banco più vicino alla lavagna: Happiness non riusciva a seguire le lezioni, invertiva l’ordine di lettere e numeri e faticava enormemente a stare al passo con i coetanei.
Anche al momento di giocare restava da sola in un angolo. Non erano gli altri bambini ad escluderla, ma lei stessa ad avere paura di farsi male giocando.
Le difficoltà a casa
Nonostante la perdita graduale della vista, Happiness voleva aiutare la mamma con le faccende di casa.
Faccio tanta fatica a vedere ma ci provo lo stesso. Spazzo la casa oppure esco a raccogliere la legna per il fuoco. Per quello chiedo aiuto al mio amico Kriputo perché altrimenti mi perderei.
Happiness

La visita a scuola
La famiglia di Happiness non disponeva delle risorse economiche necessarie per accompagnare la bimba in ospedale, anche solo per essere visitata.
Ed è per questo che è ancora più importante il sostegno dei nostri donatori regolari: è grazie a loro che possiamo continuare a sostenere le attività di cliniche mobili e organizzare giornate di visite oculistiche gratuite nei villaggi, nelle scuole o porta a porta.
È così stato che gli operatori dell’ospedale di Tenwek hanno incontrato Happiness, l’hanno potuta visitare e diagnosticare la malattia: cataratta a entrambi gli occhi, dalla nascita. «Se non fosse stata operata il prima possibile» – spiega l’operatore – «probabilmente avrebbe continuato a peggiorare, arrivando alla cecità completa.»
Tutto per il meglio
La notizia ha subito messo in allarme Caroline, che non sapeva come avrebbe potuto pagare il costo dell’operazione. Le sembrava di essere colpevole: la sua povertà avrebbe condannato la figlia alla cecità.
Il personale dell’ospedale rassicura immediatamente la madre della bimba: così come per le visite alla scuola, anche il costo del viaggio in ospedale, dell’operazione e dei medicinali è sostenuto da CBM e dai donatori.
Da quel momento, per Caroline ed Happiness, sembra iniziare una nuova vita. Durante la permanenza in ospedale possono fare dei pasti completi dopo tanto tempo, conoscono altri bambini con problemi alla vista e capiscono che molte altre persone sono nella loro stessa condizione.

Subito dopo l’operazione la vista della bimba migliora sensibilmente.
Sarà ancora meglio quando riceverà degli occhiali da vista, ma già adesso la sua vita è cambiata. A scuola non vede l’ora di giocare e correre con i propri compagni, partecipa alle attività, aiuta a casa e si sente finalmente libera dalla paura e desiderosa di “avventurarsi” nel futuro che la aspetta.
