A Gaza cresce il numero di persone che hanno bisogno di terapie adeguate e apparecchi acustici. Attraverso il nostro partner Atfaluna siamo presenti per distribuire pasti, ausili acustici e sostenere la formazione di esperti per l’inclusione e la comunicazione

distrizione cibo a bambino sordo

A causa dell’attuale situazione nella Striscia di Gaza, il numero di persone che ha perso l’udito è aumentato drasticamente e la necessità di intervento è triplicata. Nella nostra lista d’attesa abbiamo più di duemila persone che hanno bisogno di apparecchi acustici, un numero doppio di persone che necessitano di batterie per farli funzionare e servizi di follow-up.

Dr. Ramadan Hussein

A lanciare l’allarme è il dottor Ramadan Hussein, responsabile degli ambulatori di Atfaluna, nostro partner sul campo. A venti mesi dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza, l’emergenza legata alla perdita dell’udito sta assumendo proporzioni drammatiche: sono almeno 35mila le persone – tra adulti e bambini – che hanno subito una compromissione permanente o temporanea, causata in gran parte dall’esposizione prolungata a esplosioni, rumori assordanti e dalla mancanza di accesso a cure mediche adeguate.

Già oggi migliaia di persone, dunque, si trovano ad affrontare ostacoli quotidiani nell’avere accesso alle informazioni basilari, nel comunicare con i propri familiari e corrono rischi maggiori durante le situazioni di emergenza.

Come CBM siamo impegnati a Gaza City nella distribuzione di pasti caldi alle persone sfollate attraverso la cucina comunitaria (che impiega persone sorde) gestita ad Aftaluna: un servizio fondamentale, che continuiamo a garantire nonostante l’aumento dei prezzi e la crescente difficoltà a reperire il cibo. Da alcune settimane, però, abbiamo deciso di affiancare Atfaluna anche nella distribuzione di ausili per le persone con disabilità tra cui, appunto, apparecchi acustici.

distribuzione pasti a Gaza

Fornire immediatamente questi dispositivi, organizzare campagne di screening uditivo su base comunitaria e investire nella formazione di audiologi, terapisti del linguaggio e interpreti della lingua dei segni è fondamentale per garantire l’inclusione e ricostruire legami fondamentali tra le persone con disabilità e le loro comunità.


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