
Ogni anno in più di 100 Paesi, il 17 novembre si celebra la Giornata mondiale del prematuro (World Prematurity Day).
In questo giorno speciale, si ricordano i bambini nati prematuri e si sensibilizza l’opinione pubblica sul tema della prematurità e delle possibili malattie nei neonati.
Chi sono i bimbi prematuri?
Con la definizione “bambini prematuri” ci si riferisce a quei bimbi nati prima delle 37 settimane di gestazione. A seconda dell’età gestazionale, i neonati pretermine possono presentare diversi gradi di immaturità nella crescita e nello sviluppo degli organi.
In generale, più è prematuro il bambino, più aumenta la probabilità di complicanze. Nei casi più gravi, i piccoli possono essere soggetti a patologie croniche, disabilità o morte.
Oggi, grazie ai tanti studi svolti e ai progressi in campo medico, la maggior parte dei neonati pretermine nei Paesi occidentali ha un’alta probabilità di sopravvivenza, cresce senza problemi e conduce una vita perfettamente normale.
Diverso è il discorso per i bimbi nati prematuri nei Paesi in via di sviluppo, in cui il ridotto accesso ai servizi sanitari e la mancanza di personale specializzato rende difficile intervenire in tempo utile per offrire ai piccoli tutto il sostegno e le cure di cui avrebbero bisogno.
Perché i bimbi nascono prematuri? Le possibili cause del parto prematuro
Individuare le cause di un parto pretermine non è sempre possibile, ma ci sono diversi fattori di rischio che possono aumentarne la probabilità. Tra questi, alcuni sono legati ad eventuali gravidanze precedenti: parti prematuri, gravidanze plurime e aborti sono elementi che possono portare alla nascita anticipata del neonato. Altri fattori invece dipendono dalle condizioni che si sono verificate prima o durante la gravidanza. Ad esempio, fecondazione assistita, gestazioni gemellari e scarse cure prenatali possono causare parti prematuri, così come fumo di sigaretta, infezioni non trattate durante la gravidanza, distacco della placenta e patologie della gestante (come cardiopatia, diabete e ipertensione).
Per ridurre il rischio di prematurità, è importante sottoporsi ai controlli prenatali e provare a ridurre, per quanto possibile, i comportamenti che possono predisporre al parto pretermine.
Appare chiaro che nei Paesi in via di sviluppo le future madri sono meno controllate durante la gravidanza dal punto di vista sanitario e perciò più esposte al rischio di malnutrizione, infezioni e patologie.

Che problemi possono avere i bambini prematuri?
Come abbiamo anticipato, l’entità dei problemi dei bambini nati prematuri dipende soprattutto dalle settimane di gestazione e quindi dal grado di prematurità del neonato.
Nascere prematuri può comportare conseguenze lievi, che si risolvono nei primi mesi di vita del bambino, oppure complicanze più severe e durature.
Tra i problemi che possono insorgere nei bambini prematuri con organi sottosviluppati e immaturi si riscontrano ritardi a livello intellettivo, difficoltà respiratorie, patologie della vista (come la retinopatia del prematuro), sviluppo di infezioni, malattie cardiache e varie forme di disabilità.
Obiettivi e simbolo della Giornata del prematuro
Proprio ai nati pretermine è dedicata la Giornata mondiale del prematuro, che ha lo scopo di informare le persone su questa tematica e di portare l’attenzione sulle malattie e le conseguenze legate a questa condizione.
Il simbolo della Giornata della prematurità è un paio di piccoli calzini di colore viola, appesi tra altre 9 paia più grandi, a indicare che 1 bambino su 10 nasce prematuro. A livello mondiale sono diverse le iniziative a favore dei bimbi pretermine più svantaggiati. Anche CBM Italia si impegna per offrire a questi piccoli combattenti una migliore prospettiva di vita, con campagne di sensibilizzazione e progetti in America Latina per prevenire e curare la retinopatia del prematuro.
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