Franca è una donatrice di CBM dal 2011; per lei scrivere testamento è un gesto d’amore per la famiglia e un modo per far vivere il suo desiderio di fare del bene.

La scelta di Franca
Il mio più che un testamento è un ultimo saluto alle tante associazioni che sostengo da tanti anni. Quando un domani non ci sarò più non posso chiedere alle mie figlie di continuare a sostenervi tutti. Allora ho previsto una cifra, per ciascuno di voi, un po’ più alta di quello che faccio di solito.
Franca, sostenitrice di CBM
Franca è una donna piena di energia. Classe 1939, romana, si è trasferita subito dopo il matrimonio a Milano, dove il marito aveva trovato lavoro, e qui ha messo radici. Due figlie, sette nipoti, e una lunga vedovanza: il marito di Franca è morto a soli 60 anni, quando le figlie erano poco più che ventenni.
Quella di Franca è una famiglia numerosa. Di quei sette nipoti lei è faro e ispirazione.
Per 20 anni abbiamo trascorso due mesi all’anno tutti insieme in montagna.
Franca ha sempre fatto molto volontariato, ancora oggi dà una mano nella segreteria della sua parrocchia, il cuore sempre proteso verso il prossimo.
La mia fede mi porta a vedere l’altro come fratello, sentirlo amico, non nemico, non come qualcuno che mi dà fastidio o possa rubarmi qualcosa.
L’incontro con CBM è avvenuto 15 anni fa, ci ha scoperto tramite la radio poi ha ricevuto una nostra lettera e ci è venuta a trovare in sede.
Siete stati gentili, mi avete mostrato i vostri progetti. Sono molto sensibile al tema della cecità, al pericolo di perdere la vista.
La scelta di scrivere testamento, per lei, è stata una decisione per prepararsi, mettere ordine.
Se amiamo la nostra famiglia uno dei gesti belli di cura e di amore è chiarire le cose, dire quelli che sono i nostri desideri, facendo scelte di buon senso dettate dall’amore e per evitare conflitti tra i figli.
La nipote più grande, Margherita, si sta per laureare con una tesi sui migranti. Ha fatto volontariato a Lampedusa. Quel seme di amore verso gli altri che Franca ha piantato in profondità nel cuore dei suoi nipoti è il suo lascito più importante. Le donazioni nel testamento sono solo, come lo chiama lei, “un piccolo saluto” per continuare a portare aiuto anche quando, un domani, si ricongiungerà con Dio e con il suo amato marito.
E tu, hai mai pensato di scrivere un testamento solidale?
Scrivere testamento è un gesto che tutti possiamo compiere, è facile e può essere gratuito (il testamento olografo è scritto di proprio pugno). Se poi, nel nostro testamento, disponiamo una donazione a un ente benefico come CBM Italia, ecco che si parla di “testamento solidale”.
Ci hai mai pensato? È un modo per continuare ad aiutare chi ha bisogno, senza privarti di nulla oggi, e per compiere un’azione meravigliosa e nobile che racconta chi sei.
Visita subito la nuova pagina dedicata al testamento solidale o mettiti in contatto con me, sarò felice di parlartene.
Carla Belli
Responsabile Relazione con i Donatori
Cellulare: 3470555843 Email: carla.belli@cbmitalia.org