A quattro mesi dal devastante terremoto che ha colpito il Myanmar, Ma Ei Thazin Htwe, la giovane donna con disabilità che vedi in foto, è tornata a vivere grazie all’aiuto fornito insieme al nostro partner sul campo.

La storia di Ma Ei Thazin
Ma Ei Thazin Htwe è una donna di 31 anni che vive nel comune di Sagaing, una delle aree più scosse dal sisma dello scorso 28 marzo. Vive con una disabilità dall’età di un anno, a causa di una ferita alla gamba destra mai curata che l’ha portata a perdere l’uso dell’arto.
Quando la terra ha tremato e le case sono crollate, anche i fragili sistemi di supporto quotidiano sono venuti meno. Avere la possibilità di utilizzare l’acqua potabile, ad esempio, è diventata una vera e proprio sfida nella vita di Ma Ei Thazin Htwe e della sua famiglia. Dopo il sisma, l’unica possibilità per avere acqua potabile è stata l’utilizzo di un macchinario per la purificazione dell’acqua lungo il fiume Ayeyarwady, lontano dal villaggio in cui Ma Ei Thazin Htwe vive con la famiglia. In più l’utilizzo di questo sistema non era sufficiente al fabbisogno familiare e dell’intera comunità locale.
«Abbiamo avuto enormi difficoltà ad avere acqua potabile. L’unica scelta rimasta è stata bere dal fiume» ci ha raccontato Ma Ei Thazin Htwe.
Le conseguenze non si sono fatte attendere: il figlio di quattro anni ha avuto violenti attacchi di diarrea. Con gli ospedali chiusi, la preoccupazione è stata enorme. «Mi sentivo impotente. Dopo una settimana di panico, mio figlio si è lentamente ripreso» ha concluso Ma Ei Thazin Htwe.
Quando il piano di emergenza con la distribuzione degli aiuti è partito, Ma Ei Thazin Htwe ha dovuto affrontare un ulteriore ostacolo: la sua disabilità le impediva di arrivare ai punti di distribuzione degli aiuti che erano situati in posti non accessibili e in più non aveva la possibilità di rimanere in fila per ottenere i kit di emergenza.
Ogni volta che arrivavano gli aiuti, non riuscivo a raggiungerli. Mi sentivo impotente. Mio marito e mia madre facevano tutto. Io potevo solo aspettare.
Ma Ei Thazin Htwe
Il nostro intervento in Myanmar
Insieme al nostro partner sul campo ZOA siamo arrivati nelle aree più colpite dal terremoto, fornendo aiuti di emergenza alle famiglie che hanno perso tutto, con un’attenzione alle persone con disabilità che sono tra i soggetti più colpiti durante le emergenze.
Tra le priorità del nostro intervento c’è stato proprio la garanzia all’acqua potabile. È così che a partire dallo scorso aprile, insieme al partner locale ZOA, abbiamo distribuito filtri portatili per rendere potabile l’acqua a molte famiglie, tra queste quella di Ma Ei Thazin Htwe.
«Sono felicissima di avere un filtro. L’acqua è pulita e facile da usare anche per una persona con disabilità come me. Ora non temo più che i miei figli si ammalino» ci ha raccontato con sollievo.

Il filtro non solo ha migliorato la salute della sua famiglia, ma le ha restituito indipendenza. Usa l’acqua filtrata non solo per bere, ma anche per cucinare e portare avanti la sua piccola attività. Ma Ei Thazin Htwe è riuscita infatti a riaprire il suo piccolo chiosco di noodles, contribuendo così al sostentamento della sua famiglia.
«Questo filtro mi ha dato la forza di ricominciare. Lo uso per cucinare i noodles e servire acqua pulita ai miei clienti. Oggi non solo ho la possibilità di essere indipendente nella gestione dei miei figli ma di sentirmi di nuovo utile grazie al mio lavoro» ci ha raccontato con orgoglio.
Oggi, Ma Ei Thazin Htwe è un simbolo di resilienza. Quello che prima sembrava un peso insormontabile si è trasformato in una nuova speranza.
Avere accesso all’acqua sicura cambia la vita. Sono profondamente grata a chi ha donato questo filtro. Mi ha permesso di proteggere i miei figli e di tornare a essere autonoma.
Ma Ei Thazin Htwe
La sua è solo una delle tante storie di forza e speranza.
Nella regione, le persone con disabilità stanno trovando sostegno, dignità e nuove opportunità.
Leggi come lavoriamo per le persone con disabilità nelle emergenze!