Dopo l’operazione di cataratta la vita della piccola Vivian è cambiata.
Lei è una ma le storie come la sua sono tantissime.
Ogni giorno, infatti, grazie al sostegno di tanti donatori, riusciamo a portare felicità, gioia e futuro nella vita di tante altre persone togliendole dal buio della cecità.

Vivian sorridente

Vivian ha 5 anni e vive in un villaggio rurale fuori Kampala, la capitale dell’Uganda. È una bambina vivace, corre, salta, gioca: è estremamente curiosa. Quando va sull’altalena i suoi occhi sorridono e le sue treccine rosse volano da tutte le parti.

Vivian sull'altalena

Eppure per lei non è sempre stato così semplice. Per lungo tempo ha dovuto condividere questa sua voglia di scoprire, questa sua spensieratezza con il buio della cecità: i suoi occhi che vedevano sempre meno le toglievano, ogni giorno di più, quello che le piaceva.

Il dramma della cecità

Primo piano vivian

A 5 anni Vivian era totalmente cieca dall’occhio destro e i medici dell’ospedale a cui si erano rivolti i suoi genitori non potevano operarla perché per operare i bambini di cataratta si ricorre all’anestesia totale, e non tutti i centri sono in grado di eseguire questo intervento in Uganda. Quando abbiamo conosciuto i suoi genitori ci hanno raccontato così:

Anche se non vede è molto brava a scuola, è tra i primi sei della classe. La cosa che più mi preoccupa è che è completamente cieca dall’occhio destro e che potrebbe perdere la vista anche da quello sinistro. Quando mi hanno detto che era necessaria un’operazione chirurgica per me è stato uno schock: non sapevo davvero come fare.

Papà Moris

Quando la guardo provo una paura tremenda. Se diventasse cieca la sua vita sarebbe segnata dalla solitudine e dall’isolamento: non potrebbe andare a scuola, avere un lavoro, sposarsi e avere una famiglia…

Mamma Sylivia

La vita di tutti i giorni di Vivian

Essere ciechi, ancora oggi, in molti Paesi poveri significa essere esclusi, derisi, emarginati.

È stato così anche per Vivian e la sua famiglia, che spesso è stata schernita e offesa. La piccola, a volte, non veniva coinvolta nei giochi e faticava ad essere inclusa e accettata sia in classe che dagli amichetti.

Vivian seduta da sola

Papà Moris ci racconta che gli veniva chiesto perché sprecare i soldi nell’educazione e nel sostentamento di una bambina cieca: Vivian da alcuni membri della comunità veniva considerata inutile.

Finalmente la luce

Poi un giorno, grazie a una clinica mobile, il caso di Vivian viene segnalato agli operatori di CBM: all’ospedale oculistico Mengo, che CBM sostiene in Uganda, possono essere operati di cataratta anche i bambini.

Vivian in sala operazione

La piccola viene operata con successo e dopo una notte in ospedale, con l’occhio bendato, arriva finalmente il momento di vedere la luce.

Il suo papà è sempre stato con lei, non l’ha lasciata nemmeno un secondo e quando sono tornati a casa sono stati accolti, festanti, dai fratellini e da mamma Sylivia.

Oggi Vivian, a distanza di qualche mese, è felice. La scuola continua ad essere il suo luogo preferito: impara ogni giorno tante cose nuove, ma soprattutto continua ad essere curiosa, intrepida e sorridente. Non più da sola.

Vivian è felice dopo l'operazione

La storia di Vivian è quella di tante persone che abbiamo curato in questi ultimi anni, grazie anche al prezioso sostegno dei nostri donatori… ma è anche la storia di tutte quelle persone che ancora dobbiamo aiutare, per farle uscire dal buio, regalando loro un futuro diverso. Insieme possiamo fare la differenza!

Vivian scrive sul quadernino

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