Bambino, senza gamba destra, con papà che aiuta a infilarsi la protesi. Medico supervisiona

Cos’è successo fin qui

È passata qualche settimana da quando Tulsi, una delle operatrici CBM in Nepal, ha lasciato il villaggio di Naresh. Durante la sua visita ha comunicato a Naresh che potrà ricevere una protesi per la gamba e rassicurato la famiglia che l’intervento e la permanenza in ospedale saranno sostenuti dalla generosità di donatori straordinari.

Inutile dire che tutto questo lasso di tempo è stato scandito da una sola domanda: “Quando potrò avere la mia gamba? Quando? Quando?”.

Arriviamo a oggi: partenza, destinazione Katmandu

Il momento è finalmente arrivato: dopo settimane di attesa dovute all’impraticabilità della strada, prima a causa di un’alluvione e poi di una frana, si parte alla volta dell’ospedale (come ti raccontavamo qui, infatti, per raggiungere la casa di Naresh c’è solamente una strada, che spesso è inservibile a causa di piogge e frane, come in questo caso).

Bambino, senza gamba destra, cammina con aiuto delle stampelle fuori dall’ospedale in Nepal. Al fianco il papà

Arrivati, Naresh e il papà ricevono i coupon per poter usufruire del cibo dell’ospedale gratuitamente e si sistemano nel posto letto assegnato. Il giro di visite inizia con il dottor Yam Bahadur Gurung, per valutare meglio le condizioni di salute di Naresh e capire se dovrà subire un intervento chirurgico prima di produrre la protesi.

Dal controllo, al via libera

Il padre di Naresh ci ha detto che è stato amputato due anni fa dopo un’infezione, ma non ci sono documenti quindi non sappiamo quale sia la condizione attuale.

Dottor Yam Bahadur Gurung
Bambino, senza gamba destra, seduto su lettino viene visitato da medico con cuffia e camice azzurro. Infermiere e padre del bambino osservano
Visita a Naresh

Fortunatamente l’esito è positivo e l’arto è sano: non è necessaria un’operazione, quindi, Naresh può passare al laboratorio di protesi per incontrare i due tecnici Pralhad Parajuli e Ram Bahadur Srestha. Sarà cruciale il ruolo di chi produrrà la protesi e di chi effettuerà la fisioterapia, perché da quello dipenderà la possibilità per Naresh di tornare a camminare.

Come si produce una protesi?

Mentre i tecnici si dedicano alle misurazioni e al calco, ci facciamo raccontare tutto il procedimento, che puoi vedere nelle foto qui sotto. È anche grazie al tuo sostegno continuativo se riusciamo a equipaggiare e mantenere laboratori ortopedici come questi in tutto il mondo.
Speriamo che vedere fin dove arriva il tuo aiuto sia motivo di grande orgoglio, per noi lo è!

Sfoglia la fotogallery qui sotto.

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Si parte dalla misurazione dell’arto amputato, che viene coperto da un tessuto in maglia su cui poi il tecnico inizia ad applicare le bende bagnate.

Non devi preoccuparti, non fa male. Appena si asciuga lo rimuoviamo, ecco perché abbiamo messo la maglia sotto alle bende.

Ram Bahadur Shrestha

Questo procedimento serve per creare uno calco della gamba, che andrà poi riempito per creare lo stampo su cui sarà costruita la parte superiore della protesi: il “calzino”, ovvero la parte che Naresh dovrà infilarsi.

A quello, infine, si aggiungeranno le giunture del ginocchio, il piede e le barre di metallo.

Il lavoro dei tecnici è veloce ma estremamente accurato. Anche la regolazione dell’altezza deve essere precisa al millimetro, altrimenti si possono manifestare problemi nel recupero, anche nel lungo periodo.

“Qual è la cosa che ti piace di più?”

Dopo due giorni di lavoro, la protesi è pronta per essere consegnata a Naresh. Tanta emozione, l’entusiasmo del bambino, un po’ di nervosismo del papà e la curiosità che arriva dai letti vicini. Il medico spiega immediatamente sia a Naresh che a Gante come indossarla, giusto qualche tentativo e Naresh è pronto per il suo primo passo.

E quindi siamo arrivati all’immagine di apertura del racconto: Gante che aiuta Naresh e lui pronto a scendere per camminare con le proprie gambe.

Come continuerà la storia, te lo racconteremo nel prossimo aggiornamento, ma prima, la domanda che abbiamo rivolto a Naresh: “qual è la cosa che ti piace di più della tua nuova gamba?” e la sua risposta, senza esitazioni: “La scarpa, verde è bellissima!”.

E quindi eccola qui la protesi, l’hai resa possibile anche tu:

protesi ultimata, su tavolo di laboratorio con scarpa verde

Ripercorri i primi giorni insieme a Naresh

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