Scopri l’importanza della Giornata mondiale dell’acqua, le sfide della crisi idrica globale e di come stiamo supportando le comunità più vulnerabili per garantire acqua pulita a chi ne ha bisogno.

L’acqua al centro delle sfide globali: gestione e accesso equo

Il 22 marzo ricorre la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), istituita dalle Nazioni Unite nel 1992. Questa giornata ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi sull’importanza della gestione e conservazione delle risorse idriche e di promuovere azioni concrete per garantire l’accesso universale all’acqua.

bambini al pozzo si lavano la faccia in Etiopia

La crisi idrica globale: un problema urgente che colpisce i più deboli

La Giornata mondiale dell’acqua richiama l’attenzione su una delle sfide più urgenti del nostro tempo: la crisi idrica globale. L’acqua è una risorsa fondamentale per la vita, eppure milioni di persone nel mondo ne sono private. Secondo il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2024, si stima che circa 2,2 miliardi di persone non abbiano accesso sicuro all’acqua potabile. (dato aggiornato al 2022). Tra queste, molte sono povere o con disabilità e incontrano enormi difficoltà a raggiungere le poche fonti d’acqua disponibili. Questo impedimento contribuisce ad aggravare ulteriormente  le loro condizioni di emarginazione e precarietà.

Le regioni maggiormente colpite dalla crisi idrica

Dal quadro che emerge dalla prima mappa globale della siccità, pubblicata sulla rivista Environmental Research Letters, risulta che le regioni più colpite dalla crisi idrica si trovano concentrate prevalentemente nell’emisfero settentrionale, in particolare nelle aree del Mediterraneo, del Medio Oriente e dell’Asia orientale e meridionale. 

La siccità e la gestione inefficace delle risorse idriche stanno mettendo in difficoltà anche Paesi tradizionalmente considerati meno vulnerabili. In Italia, ad esempio, nel 2024 l’estate è stata caratterizzata da forti carenze d’acqua e razionamenti idrici in diverse regioni. Il nostro Paese è infatti risultato tra i punti caldi della mappa globale della siccità.

Nei Paesi dell’Africa subsahariana, come il Sud Sudan e l’Etiopia, la situazione è ancora più critica. La scarsità d’acqua colpisce duramente soprattutto le comunità rurali, già segnate da condizioni di estrema povertà. Bambini e persone con disabilità sono tra i più penalizzati: la difficoltà ad accedere a fonti d’acqua pulite compromette la salute, l’istruzione e le prospettive di sviluppo futuro.

In questi contesti, la crisi idrica non è solo un problema ambientale, ma un’emergenza umanitaria che richiede interventi mirati, tempestivi e inclusivi.

Persona con disabilità al pozzo in Africa

Gli impatti della crisi idrica sulle comunità più fragili

La crisi idrica compromette profondamente lo sviluppo sociale ed economico delle comunità, con conseguenze devastanti sotto diversi aspetti:

  • Salute e igiene

L’impossibilità di accedere a fonti d’acqua pulite favorisce la diffusione di malattie come il tracoma, un’infezione oculare che può portare alla cecità. Come CBM Italia siamo attivamente impegnati nella lotta a questa patologia in Paesi come l’Etiopia e il Sud Sudan. Come per esempio attraverso un progetto in Etiopia focalizzato sul potenziamento degli interventi chirurgici per la trichiasi. L’iniziativa mira a rafforzare le capacità del sistema sanitario locale garantendo chirurgie di alta qualità, grazie alla formazione e all’aggiornamento costante del team oculistico e alla fornitura di attrezzature e materiali adeguati.

  • Economia

L’assenza di infrastrutture idriche limita la produttività agricola e industriale, incidendo sullo sviluppo economico delle comunità più povere. Le persone con disabilità, spesso già escluse dal mercato del lavoro, subiscono così un ulteriore svantaggio e non hanno opportunità di sostentamento.

  • Ambiente

Il sovrasfruttamento delle risorse idriche porta a desertificazione, perdita di biodiversità e crisi climatiche sempre più frequenti. Le persone che vivono in povertà sono le più esposte agli effetti devastanti della crisi ambientale, perché hanno meno possibilità di adattarsi alle condizioni estreme causate dalla siccità e dalle carestie.

I progetti di CBM Italia per supportare le comunità in caso di emergenza idrica

Per contrastare la crisi idrica globale, è essenziale investire in progetti che migliorino l’accesso all’acqua potabile, con particolare attenzione alle persone più fragili. Come CBM Italia siamo costantemente impegnati in progetti e interventi per fornire acqua pulita alle comunità più vulnerabili.

Un esempio concreto è il Programma inclusivo di eliminazione del tracoma nella regione di Amhara, in Etiopia. Questo progetto, in linea con la strategia S.A.F.E. dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, combina interventi sanitari, promozione dell’igiene, costruzione di infrastrutture idriche e coinvolgimento delle comunità locali. L’obiettivo è prevenire la diffusione del tracoma (una delle principali cause di cecità evitabile) migliorando al tempo stesso le condizioni igienico-sanitarie e garantendo l’accesso all’acqua potabile, anche per le persone con disabilità.

Dai il tuo contributo oggi stesso: sostieni i progetti di CBM Italia per supportare le comunità che hanno bisogno di acqua pulita. Dona ora.

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bimbi al pozzo in Etiopia

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