Nel Sud del mondo ancora troppi bambini con disabilità sono esclusi dalla scuola e le conseguenze vanno ben oltre la mancata istruzione. Dai pasti quotidiani, all’accesso all’assistenza medica, infatti, la scuola non è mai “solo” una scuola.

foto bambina alla lavagna insieme alla maestra

Educazione per tutti: un diritto ancora negato

A causa di barriere sociali, fisiche, economiche e istituzionali, nei Paesi del Sud del mondo i bambini con disabilità spesso non frequentano la scuola. Questo ha gravi ripercussioni non solo sulla loro crescita e apprendimento, ma anche sulla loro salute.

La scuola, infatti, in molti casi è la sola occasione che hanno i bambini che provengono dalle famiglie più povere ed emarginate per poter fare un pasto completo, trascorrere le giornate in un luogo sicuro e accedere all’assistenza medica.

Il nostro intervento in Kenya: educazione e salute

Il nostro intervento nelle scuole in Kenya va in una duplice direzione: favorire una didattica inclusiva e un ambiente accessibile a tutti i bambini, con e senza disabilità, e allo stesso tempo garantire cure, visite e assistenza a cui, altrimenti, non avrebbero accesso.

Educazione inclusiva nei campi profughi

Il nostro programma ha sede nella contea di Turkana West, dove sono circa 240.000 i bambini in età scolare, un numero cresciuto negli ultimi anni a causa dell’afflusso di rifugiati dai Paesi vicini, in particolare dal Sud Sudan. Nonostante gli sforzi del Ministero dell’istruzione, le strutture scolastiche sono limitate e sovraccariche; la situazione è critica in particolare per i bambini con disabilità che vivono nei campi profughi, come quello di Kakuma e Kalobeyei, situati nella Contea, e nelle comunità ospitanti. È qui che stiamo lavorando per migliorare l’accesso all’istruzione, per renderla inclusiva e di qualità, formando insegnanti e tutor e sensibilizzando le famiglie.

Un intervento che sta già dando i suoi frutti: oltre 200 persone sono state formate, tra insegnanti e direttori di istituti scolastici, e oltre 1.200 genitori di bambini con disabilità sono stati coinvolti in attività di sensibilizzazione.

Dalle scuole agli ospedali

Le attività in ambito di educazione inclusiva a Kakuma e Kalobeyei sono parte di un intervento più ampio, che comprende anche assistenza medica e riabilitativa: nella Contea di Turkana infatti mancano strutture mediche specializzate che possano fornire supporto adeguato ai bambini con disabilità e l’unico ospedale si trova a circa 120km di distanza.

foto classe di bambini

La presenza di CBM nelle scuole, nei campi e nelle comunità ospitanti permette di raggiungere tantissimi bambini, identificare eventuali patologie curabili evitando che diventino permanenti. Entro la fine del 2024 abbiamo l’obiettivo di raggiungere oltre 860 bambini, nei campi e nelle comunità. Quando possibile forniamo direttamente assistenza medica e riabilitativa e, dove necessario, sosteniamo le spese di trasporto verso ospedali e strutture mediche identificate.

Screening visivi nelle scuole grazie a uno smartphone

Sempre nelle scuole, nelle contee di Vihiga e Bonet, prosegue un altro importante intervento, il Vision Impact Project, con cui forniamo servizi oculistici attraverso una tecnologia innovativa, Peek Vision, che permette di realizzare screening della vista grazie a uno smartphone. Una tecnologia che ha due aspetti rivoluzionari: il primo è che gli screening possono essere fatti anche da personale non sanitario, adeguatamente formato, il secondo è l’enorme numero di persone che si riescono a raggiungere: solo nel 2023 abbiamo potuto visitare oltre 368mila persone nelle comunità e 163mila bambini nelle scuole!

Educazione: il nostro lavoro nel Sud del mondo e in Italia

Noi di CBM crediamo che l’educazione sia un diritto di tutti i bambini e ragazzi: per questo lavoriamo per garantire un’educazione di qualità per tutti, contribuendo a realizzare il 4° degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (educazione di qualità, equa e inclusiva).

Nei Paesi del Sud del mondo:

  • lavoriamo per rendere le scuole accessibili, eliminando barriere architettoniche e costruendo un ambiente adatto alle esigenze di tutti i bambini;
  • forniamo ausili e materiali didattici;
  • formiamo insegnanti e personale scolastico;
  • sensibilizziamo famiglie e comunità sul diritto all’educazione;
  • garantiamo pasti e strumenti didattici.

Nel corso del 2023 attraverso i nostri progetti di educazione inclusiva abbiamo raggiunto 35.149 bambini e ragazzi.

In Italia lavoriamo per promuovere la cultura dell’inclusione, sia dentro che fuori dalla scuola.

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