Ogni anno, il secondo giovedì di ottobre, ricorre la Giornata Mondiale della Vista, un’occasione per ricordare che la salute della vista è un diritto di tutti: noi di CBM lavoriamo per rendere questo diritto realtà, intervenendo per prevenire e curare le cause di cecità evitabile nel Sud del mondo, come il tracoma.
La salute della vista è un diritto di tutti. Per questo lavoriamo nei Paesi in via di sviluppo dove vive il 90% delle persone con disabilità visive. Interveniamo per prevenire e curare le principali malattie della vista, rendere accessibili i servizi oculistici, includere le persone cieche e con disabilità nelle comunità, garantendo l’accesso a istruzione, lavoro, salute, spezzando così il ciclo che lega povertà e disabilità.
Cos’è il tracoma
Il tracoma è la principale causa infettiva di cecità al mondo. È una malattia contagiosa diffusa nelle comunità più povere; si diffonde per contatto, causa lacrimazione degli occhi, irritazione e nei casi più gravi cicatrici e perdita della vista.
Il tracoma è una delle Malattie Tropicali Neglette (Neglected Tropical Diseases – NTDs) che colpiscono oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo, tra le più povere ed emarginate. “Neglette” identifica chi ne soffre: gli ultimi tra gli ultimi, le persone che vivono nelle zone più povere del mondo, dove mancano acqua pulita e servizi medici e sanitari. Queste malattie sono causa e conseguenza di povertà, provocano dolore, stigma sociale e discriminazione.
La prevenzione e cura delle Malattie Tropicali Neglette è da sempre parte del lavoro di CBM nel Sud del mondo, in prima linea per debellare il tracoma in Etiopia, il Paese più colpito.
Il nostro lavoro in Etiopia
L’Africa è il continente più colpito dal tracoma ed è qui che si concentra il nostro lavoro, in particolare in Etiopia e in Sud Sudan.
In Etiopia in particolare è concentrato un terzo del carico globale della malattia. La situazione del Paese è talmente grave che abbiamo iniziato a registrare casi dello stadio più avanzato della malattia, la trichiasi, anche nei bambini.
Nel Paese oltre 76 milioni di persone vivono col tracoma; oltre 9 milioni di bambini tra 1 e 9 anni hanno il tracoma attivo e 1.3 milioni di adulti necessitano di un’operazione di trichiasi.
Il trattamento del tracoma prevede l’assunzione di un antibiotico, anche se è frequente la possibilità di contrarre più volte l’infezione. Nelle aree endemiche vengono organizzate distribuzioni di massa di antibiotici alla popolazione. Negli stadi più avanzati – trichiasi – è necessario un intervento chirurgico. Di importanza fondamentale è la prevenzione, soprattutto attraverso l’uso di acqua pulita e una regolare igiene delle mani e del viso.
Dal 2014 siamo presenti in Etiopia con un ampio intervento attraverso la strategia S.A.F.E promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che prevede 4 componenti: operazioni chirurgiche (Surgery), distribuzione di antibiotici (Antibiotics), educazione alle corrette norme igieniche (Facial cleanliness), costruzione di pozzi e latrine (Environmental Improvement).
Tre progetti per 260.000 persone
Attualmente stiamo intervenendo con progetti che hanno l’obiettivo di prevenire e curare il tracoma nella Regione di Amhara, nel nord dell’Etiopia, e nella Regione delle Nazioni, Nazionalità e Popoli a Sud, per raggiungere e curare nel complesso 260.000 persone.
Attraverso tre progetti attivi, la popolazione può beneficiare della distribuzione di antibiotici, dell’accesso all’acqua pulita – grazie alla costruzione di pozzi e sistemi idrici – di momenti di formazione dedicati all’igiene. Inoltre, entro il 2025 saranno oltre 5.600 le persone che potranno essere operate di trichiasi, ovvero lo stadio avanzato del tracoma che può cecità.
La Giornata Mondiale della vista
La Giornata mondiale della vista, promossa dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità IAPB, si celebra ogni anno il secondo giovedì di ottobre.
Per saperne di più sulla Giornata Mondiale della VistaPer noi di CBM è un’occasione per rinnovare il nostro impegno per la salute della vista, come ribadito anche attraverso la campagna “Fuori dall’ombra: per il diritto di vedere e di essere visti”.