Un nuovo progetto per rafforzare l’accesso a servizi sanitari di qualità e promuovere la resilienza alimentare in un Paese che vive una crisi umanitaria multidimensionale.

La crisi umanitaria in Sud Sudan
Il Sud Sudan, il paese più giovane del mondo, continua a vivere una grave crisi umanitaria causata da conflitti, conseguenze devastanti del cambiamento climatico, instabilità economica e politica. Si stima che circa 9 milioni di persone, il 75% della popolazione, abbia bisogno di assistenza umanitaria e protezione.
Un nuovo intervento per le persone con disabilità
In questo contesto di crisi, abbiamo avviato il nuovo intervento “Progetto di resilienza e inclusione per la salute e il miglioramento delle condizioni di vita di donne, bambini e persone con disabilità negli Stati dei Laghi e di Warrap”.
Il progetto, realizzato con CUAMM e AMREF con il finanziamento dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, nasce proprio per rispondere ai bisogni essenziali di salute e nutrizione della popolazione locale e sfollata, con particolare attenzione alle persone più vulnerabili come donne e persone con disabilità.
Con il nuovo progetto siamo impegnati nel garantire un accesso equo e inclusivo a servizi di salute di qualità. Quattro gli ospedali coinvolti: nello Stato dei Laghi, l’Ospedale Statale di Rumbek e l’Ospedale della Contea di Yirol con le rispettive aree di utenza; nello Stato di Warrap, l’Ospedale della Contea di Tonji e l’Ospedale di Marial Lou. Insieme ai nostri partner sosterremo il funzionamento dei servizi e dei reparti materno-infantili, assicurando la fornitura di farmaci, materiali di consumo e attrezzature e garantendo la ristrutturazione e manutenzione delle infrastrutture dedicate.
In più investiremo sulla formazione e sul sostegno del personale locale, accompagnato da un team tecnico qualificato che possa facilitare l’efficacia e la continuità dei servizi, oltre che una valutazione periodica della qualità degli stessi. Un’attenzione particolare verrà dedicata alla formazione sulla prevenzione, individuazione precoce e gestione delle disabilità fisiche e cognitive nell’assistenza materna e neonatale.
Persone con disabilità, donne e bambini saranno anche al centro di un insieme di attività pensate per migliorare la sicurezza alimentare e nutrizionale dei gruppi più vulnerabili e promuovere così la loro resilienza. Con la collaborazione del nostro partner locale African Development Aid (ADA), promuoveremo la realizzazione di sessioni di educazione nutrizionale e dimostrazioni di cucina presso i servizi prenatali.
Grazie al nuovo progetto, 1.600 donne in gravidanza o in fase di allattamento, riceveranno alimenti per un sano regime alimentare e utensili da cucina. In più il partner locale ADA, formerà 20 Community Nutrition Volunteers su come realizzare attività di informazione e sensibilizzazione sulle buone pratiche nutrizionali per donne in stato di gravidanza o in allattamento e allo stesso tempo garantire una corretta alimentazione dei neonati.
Insieme per un nuovo intervento per contrastare la malnutrizione, che colpisce milioni di bambini e donne in Sud Sudan, e la prevenzione della disabilità.