La disabilità visiva nel mondo colpisce milioni di persone, con forme più o meno gravi di cecità e ipovisione. Queste alterazioni delle capacità visive possono avere diverse cause, come malattie, patologie e traumi.
Differenze tra cecità e ipovisione
Cecità e ipovisione sono entrambe condizioni che determinano una riduzione della normale funzionalità visiva in un occhio o in entrambi, ma tra loro ci sono delle differenze. Per comprendere appieno il significato delle definizioni di cecità e ipovisione, è necessario prima di tutto un chiarimento. L’acuità visiva è la capacità dell’apparato visivo di percepire e distinguere i dettagli di un oggetto e viene considerata normale quando è di 20/20 (o 10/10 a seconda della scala utilizzata).
Definizione di ipovisione
Con ipovisione ci si riferisce a un’acuità visiva corretta nell’occhio meno compromesso compresa tra un valore di 3/10 e 1/20.
Definizione di cecità
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), si parla di cecità quando l’acuità visiva corretta nell’occhio migliore del paziente è inferiore a 1/20.
In Italia, la legge n. 138 del 2001 ha introdotto un altro parametro per la definizione della cecità: la visione periferica, cioè la misura del campo visivo completo. In base a questa legge, si identificano 5 classi di minorazione visiva:
- Cecità totale
- Cecità parziale
- Ipovisione grave
- Ipovisione medio-grave
- Ipovisione lieve.
Le principali cause di cecità e ipovisione
La perdita della vista può essere provocata da varie cause, che di solito differiscono per i Paesi industrializzati e quelli a basso reddito.
In Occidente, cecità e ipovisione sono spesso associate all’invecchiamento e malattie come degenerazione maculare senile, cataratta e glaucoma riguardano soprattutto le persone anziane. In altri casi, la disabilità visiva può essere dovuta a traumi, distacco della retina e retinopatia diabetica.Il discorso è diverso quando si parla dei Paesi in via di sviluppo, in cui i servizi di prevenzione e cura della vista non sono sempre garantiti e in cui si concentra il 90% delle persone con problemi alla vista. Qui le cause di cecità o ipovisione sono principalmente:
- la cataratta
- i difetti refrattivi non curati
- il glaucoma
- la retinopatia del prematuro
- le malattie tropicali neglette come oncocercosi e tracoma.
In questi Paesi, cecità e ipovisione affliggono milioni di bambini e adulti che non ricevono cure adeguate e sono condizionati nella loro vita quotidiana.
Si può guarire da cecità e ipovisione?
Nel mondo occidentale sono disponibili cure e terapie per prevenire e rallentare la comparsa delle patologie che provocano disabilità visiva. Sebbene per molte forme di cecità e ipovisione non sia possibile una cura risolutiva, attraverso interventi chirurgici e ausili correttivi si possono migliorare le condizioni di vita e l’autonomia del paziente cieco o ipovedente.
Al contrario, nelle aree in via di sviluppo come Africa e America Latina spesso sono carenti le cure e il supporto sanitario per ridurre l’incidenza della cecità e ipovisione nella popolazione. Molte delle disabilità visive potrebbero essere prevenute e curate.
Inoltre, in questi Paesi le persone con disabilità visive vengono spesso emarginate o escluse dalla vita sociale, economica e lavorativa, rischiando più delle altre di vivere in povertà.
Per interrompere il ciclo che lega disabilità e povertà, CBM da oltre 110 anni realizza progetti nei Paesi a basso reddito con l’obiettivo di curare e prevenire la cecità evitabile e garantire l’inclusione delle persone con disabilità.
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