“Sono inclusivo” è il progetto ideato e promosso da CBM Italia e dall’associazione SON- Speranza Oltre Noi, in collaborazione con il Liceo Scientifico “Alessandro Volta” di Milano, per diffondere i contenuti della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità avviando una riflessione sui diritti umani, le responsabilità individuali e collettive.
Il progetto
Il percorso formativo si è sviluppato tra gennaio e maggio 2022 attraverso incontri teorici e laboratori esperienziali.
Ai ragazzi e alle ragazze è stato chiesto di ‘adottare’ un articolo della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità secondo 5 temi:
- diritti: uguale riconoscimento davanti alla legge e accesso alla giustizia);
- indipendenza: libertà di movimento e cittadinanza, vita indipendente e inclusione nella società, mobilità personale);
- partecipazione attiva alla vita sociale: raggiungimento di adeguati livelli di protezione sociale, partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi e allo sport);
- minori ed educazione: il diritto all’istruzione senza discriminazioni e su base di pari opportunità per un pieno sviluppo del potenziale umano);
- salute: il diritto di godere del migliore stato di salute possibile, senza discriminazioni), dandone una rielaborazione personale sotto forma di foto, dipinto, poesia, canzone, testo.
Durante l’evento finale che si è tenuto lo scorso 31 maggio sono stati presentati le rielaborazioni degli articoli che ogni studente aveva realizzato, frutto di una riflessione consapevole sull’importanza di partecipare attivamente alla costruzione di un mondo e di una società in cui giustizia, equità e inclusione non siano solo ideali, ma una realtà possibile.
A chiudere l’evento, il film-documentario “Sul sentiero blu” che segue per nove giorni un gruppo di ragazzi e ragazze con disturbo dello spettro autistico, in compagnia di medici ed educatori, nel percorrere a piedi il sentiero della via Francigena per 200 km.
Leggi le testimonianze
Ecco alcune testimonianze di ragazze e ragazzi che hanno partecipato al progetto.
La cosa che più mi ha colpito è la scarsità dell’aiuto che le persone con disabilità ricevono da parte dello Stato.
Cesare
“Una parte della società che non avevo mai conosciuto e con la quale non ero mai entrato direttamente in contatto, che si vede poco e che è poco considerata da parte dello Stato…Ho lavorato soprattutto sugli articoli 29 e 30 della Convenzione che si concentrano particolarmente sull’ambito della socialità e dello sport…il mio pensiero è cambiato profondamente e mi auguro di poter portare avanti nuove idee riguardo questo mondo.” – Lorenzo.
Scopri di più sul progettoHo imparato ad apprezzare la diversità e a vederla con un altro punto di vista. Spesso si pensa alla disabilità come un limite e invece ho capito che può essere un arricchimento soprattutto per le persone senza disabilità.
Sara
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