Oggi vi raccontiamo come è cambiata la vita di Dayer, un ragazzo di 13 anni che vive insieme ai genitori e ai sette fratelli, nel villaggio di Mito Woreda in Etiopia.
Il futuro di Dayer è in pericolo
La vista di Dayer continuava a peggiorare da sei anni, rendendogli sempre più difficile ogni azione quotidiana. A scuola non riusciva a vedere la lavagna, faticava a leggere e restare al passo con i compagni. Per questo è stato trasferito in classe con il fratellino più piccolo, ma anche il suo aiuto non era più sufficiente.
I genitori stavano valutando di tenerlo a casa da scuola, con la crescente preoccupazioni per il futuro: come avrebbe fatto a trovare un lavoro senza finire gli studi? Quale sarebbe stato il suo destino se fosse diventato cieco?
L’occasione di rinascita
Poi un giorno il corso della vita di Dayer è cambiato. A scuola è stato organizzato uno screening della vista mediante l’utilizzo della tecnologia Peek con lo smartphone e i nostri operatori hanno subito capito l’urgenza di intervenire: l’hanno indirizzato per ulteriori controlli e una visita più approfondita presso il GTM Hospital.
Per Dayer c’era una possibilità di rinascita, un riscatto per uscire dall’isolamento a cui lo stava costringendo sempre più la progressiva perdita della vista. Il papà di Dayer ha investito così le poche risorse della famiglia per il viaggio che avrebbe portato il figlio al GTM Hospital dove sarebbe stato visitato e operato gratuitamente.
Qui Dayer è stato visitato dall’oftalmologo Addishiwot che ha individuato la cataratta ad entrambi gli occhi. Nell’arco di qualche giorno è stato operato prima all’occhio destro e poi all’occhio sinistro.
La notte prima dell’operazione chirurgica non riuscivo a dormire. Continuavo a pensare cosa sarebbe successo a mio figlio, se l’intervento sarebbe andato bene. Mi ripetevo che avremmo potuto capire prima qual era il suo problema per evitargli l’isolamento vissuto negli ultimi anni
Nuri, padre di Dayer
Quando l’oftalmologo Addishiwot ha detto che l’operazione era andata a buon fine, Nuri era al sommo della gioia per il figlio. All’inizio Dayer era frastornato per l’emozione e per la nuove visione del mondo intorno a lui: i suoi occhi erano guariti, poteva vedere bene.
Dopo l’operazione di cataratta
Oggi Dayer è tornato a scuola, non ha più bisogno dell’aiuto del fratellino per muoversi all’interno della scuola. Può finalmente giocare e crescere come gli altri suoi coetanei.
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