Il progetto
Il progetto, della durata di tre anni a partire da gennaio 2022, è rivolto alle unità di neonatologia di 10 ospedali da parte della UNO (Unidad Nacional de Oftalmologia).
Il progetto vuole aumentare l’impatto dell’intervento sulla Salute della vista di CBM in America Latina, migliorando ed espandendo i servizi di prevenzione e cura della ROP in Guatemala. Questo progetto rappresenta un grande contributo alla prevenzione della cecità in età pediatrica, proprio rafforzando il rapporto tra i servizi di salute visiva e le istituzioni del Paese, introducendo lo screening e il trattamento per la ROP tra gli interventi sistematici di salute pubblica.
Obiettivo generale: contribuire alla riduzione della cecità evitabile dei bambini in Guatemala
Obiettivo specifico: effettuare lo screening dei neonati prematuri, a rischio di sviluppare la ROP, e trattare adeguatamente i soggetti affetti dalla malattia.
Le attività di progetto prevedono:
- diffusione e condivisione di dati sulla ROP, pubblicazione e presentazione annuale a livello nazionale di uno studio preliminare;
- rafforzamento delle competenze dello staff sanitario per gestire neonati prematuri a rischio ROP.
In particolare gli specializzandi in pediatria saranno formati per identificare e trattare neonati prematuri a rischio ROP, inclusa la somministrazione di ossigeno; saranno realizzate 60 sessioni di training per lo staff delle unità neonatali e il 70% degli ospedali della rete nazionale di neonatologia riceveranno supporto da neonatologi dedicati.
- miglioramento della copertura di screening, follow up e training adeguato, grazie al quale i neonati identificati riceveranno trattamenti e cure.
Di importanza fondamentale è la sensibilizzazione dei genitori e delle famiglie sull’importanza di sottoporre i figli a screening e visite di controllo, anche attraverso la distribuzione di materiale informativo tradotto nelle lingue locali. Di particolare importanza è sottoporre i bambini a visite di controllo e follow up periodici sollecitando e incoraggiando le famiglie che spesso rinunciano a causa delle lunghe distanze dall’ospedale, del lavoro e delle scarse risorse economiche.
Risultati raggiunti
Nel 2023, 12 unità neonatali degli ospedali seguono un protocollo per la prevenzione e il trattamento della ROP:
- 2.664 neonati prematuri a rischio ROP sono stati visitati, di cui 1.749 attraverso telemedicina; di questi, 213 sono risultati affetti da ROP e 55 sono stati trattati.
- 57 pediatri, 9 neonatologi, 309 specializzandi in pediatria, 99 infermieri, 7 terapisti, 3 epidemiologi e 2 nutrizionisti per un totale di 418 medici sono stati formati nei 12 ospedali;
- 23 specializzandi e 2 borsisti in oftalmologia pediatrica sono stati formati inoltre su diagnosi e trattamernto della ROP.
- Concluso il training “assistenza integrale del neonato prematuro per la prevenzione della cecità da ROP” per lo staff delle unità neonatali:, 481 membri di staff sanitario hanno partecipato.
- distribuito materiale informativo in lingua Maya per i genitori sull’importanza dello screening, creati video per il monitoraggio della patologia nei prematuri da parte dei genitori.