Migliorare la vita delle persone con disabilità attraverso la stampa 3D di protesi ortopediche: questo l’obiettivo di un nuovo progetto all’ospedale ortopedico CoRSU.

operatrice mentre sta costruendo una mascherina 3D

Il ciclo povertà-disabilità in Uganda

In Uganda, su una popolazione di 42 milioni di persone, le persone con disabilità sono oltre 5 milioni, di cui circa 2,5 milioni sono bambini. L’80% delle cause di disabilità potrebbe essere prevenuto o curato se i servizi fossero accessibili e convenienti, ma la maggior parte delle persone con disabilità vive in povertà e non può permettersi cure sanitarie e riabilitazione.
La disabilità ha conseguenze profonde sulla vita soprattutto dei bambini, che sono tra i più emarginati ed esclusi per stigmatizzazione, mancanza di accesso a cure e riabilitazione e a servizi come la scuola, opportunità che invece potrebbero farli uscire dalla povertà.

Moltissimi bambini e adulti con disabilità fisiche necessitano di ausili, tuttavia nel Paese ci sono circa 12 tecnici ortopedici specializzati nella costruzione di protesi su oltre 250.000 bambini che necessitano di questi dispositivi.
In genere inoltre è necessaria una sostituzione delle protesi (o di parte dei suoi componenti) ogni 6-12 mesi per i bambini e ogni tre-cinque anni per gli adulti: ciò significa che un bambino di 10 anni avrà bisogno di circa 25 protesi nella sua vita.

La risposta di CBM: il progetto Print the innovation

Il progetto Print the innovation intende rispondere a questa carenza attraverso una tecnologia innovativa – la manifattura additiva (stampa 3D) – per la produzione di protesi per le persone con disabilità, migliorando la qualità dei servizi di riabilitazione inclusiva erogati presso l’ospedale ortopedico CoRSU e al contempo rispondendo ai bisogni dell’emergenza Covid-19.

Il CoRSU sarà così in grado di produrre Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) quali visiere di protezione e componenti per protesi, impiegando personale locale specificamente formato.
Le attività previste sono:

  • set up del laboratorio 3D:
  1. Assunzione staff (1 tecnico, 1 assistente)
  2. Acquisto attrezzatura (kit stampanti ecc.. )
  • produzione di dispositivi di protezione e componenti per protesi con stampa 3D:
  1. visiere protettive (DPI)
  2. invasi per protesi tran- tibiali
  3. plantari (tutori e supporti ortopedici).
  • utilizzo e vendita dei dispositivi medici prodotti.

Una parte delle visiere prodotte sarà riservata allo staff dell’ospedale e ai pazienti (68%), mentre il restante 32% sarà venduto per promuovere la sostenibilità economica dell’ospedale. Le visiere saranno vendute ad altri ospedali, istituzioni governative locali e aziende private. Le protesi prodotte non saranno vendute ma fornite ai bambini che necessitano di ausili di assistenza e che non dispongono di risorse economiche per acquistarli, contribuendo in modo concreto a migliorare la loro qualità di vita.

Il progetto è realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo e Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del programma Innovazione per lo Sviluppo.

Il progetto CoRSU

Print the Innovation fa parte del più ampio progetto triennale che stiamo realizzando all’ospedale di riabilitazione medica e chirurgia specialistica CoRSU. Una collaborazione iniziata nel 2009, con cui negli anni abbiamo garantito cure accessibili di qualità e riabilitazione per le persone con disabilità dell’Uganda. Il CoRSU è un centro di eccellenza specializzato in programmi di riabilitazione per bambini con disabilità e accoglie pazienti provenienti dall’Uganda e dai Paesi limitrofi (Burundi, Repubblicla del Sud Sudan, Tanzania). In oltre dieci anni di attività i suoi medici hanno operato oltre 48.000 persone, migliorandone la qualità di vita e contribuendo a ridurre la disabilità nel Paese. L’80% dei pazienti del CoRSU sono bambini. Tappa fondamentale della collaborazione con CBM è stata nel 2017 la costruzione del Septic Ward (Reparto per la cura della Sepsi), che ha contribuito in modo significativo a migliorare il futuro di tanti bambini con disabilità in Uganda.

Quest’anno al CoRSU contribuiremo a realizzare 300 operazioni chirurgiche (di cui 240 su bambini), accompagnate da riabilitazione nutrizionale ai pazienti, realizzeremo 1.600 visiere protettive e 150 ausili per bambini con disabilità.

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